H

*Non tutti sanno che…


Halstatt (cultura di)
Prende il nome dal piccolo centro austriaco sul lago di Halstatt, dove viene identificata alla metà dell’Ottocento, e che costitui­sce la prima attestazione della cosiddetta civiltà celtica. Si sviluppa dal IX al V sec. a.C. diffondendosi nella Francia settentrionale, in tutta la Mitteleuropa (Francia centrorientale, Svizzera, Austria e Germania meridionale), fino all’Ungheria nordoccidentale e ai Carpazi.

Haltéres
Manubri di pietra o piombo, di forma per lo più cilindrica, usati dai saltatori in lungo che se ne servivano come contrappeso. Potevano pesare fino a quattro chili e mezzo.

Heliocaminus
Ambiente termale utilizzato per i bagni di sole.

Henge
Monumento probabilmente a fini rituali consistente in un’area circolare delimitata da un fossato con un argine esterno, che può essere arricchita da circoli di pietre erette, pali o sepolture. Di solito tali strutture sono datate al tardo Neolitico.

Heqa
Scettro egizio a forma di bastone ricurvo sulla sommità (tipo pastorale) che insieme al flagello è emblema del potere regale.

Heróon
Piccolo tempio greco-romano dedicato al culto di un eroe.

Heliopolis
L’antichissima città egizia di Iunu. Fu il più grande centro religioso del culto solare dell’Egitto antico e per questo dai Greci fu chiamata Heliopolis ‘città del sole’.

Himátion
Mantello greco di lana drappeggiato sopra il chitone.

Homo antecessor
Specie definita a seguito dei reperti postcraniali, mandibolari, facciali, neurocraniali e dentari rinvenuti nel sito della Gran Dolina (Spagna) e datati a 800 mila anni fa.

Homo erectus
Specie con la quale oggi si indicano i più antichi resti fossili umani rinvenuti in Asia.

Homo ergaster
Specie africana, definita negli anni Ottanta per raggruppare reperti africani compresi tra 1,9 e 1,6 milioni di anni fa. Interpretata come distinta da Homo erectus; è considerata specie ancestrale delle forme umane che si diffondono successivamente in Asia e in Europa.

Homo georgicus
Identificato grazie a una mandibola riportata alla luce nel 2002 nel sito di Dmanissi (Georgia), già celebre per aver restituito altri resti di ominidi del Pleistocene inferiore. Si tratta di una nuova specie di 1,8 milioni di anni, che documenta l’arrivo in tempi molto remoti in Eurasia di umani originari dell’Africa.

Homo habilis
Specie definita nel 1964 da L. Leakey, P. Tobias e J. Napier sulla base di una serie di reperti rinvenuti a Olduvai. Ad essa viene attribuito un gruppo di fossili datati tra 2 e 1,5 milioni di anni fa, ritrovati in Africa orientale. Questo ominide era caratterizzato da una capacità cranica compresa tra 600 e 750 cc e da una faccia meno proiettata in avanti rispetto a quella degli australopiteci.

Homo heidelbergensis
Prende il nome dalla mandibola rinvenuta a Heidelberg (Germania) nel 1907. Si caratterizza per la robustezza, per i rami ascendenti larghi e bassi, denti iugali molto robusti e canini piccoli. Attualmente vengono riferiti a questa specie i resti fossili europei e africani del Pleistocene medio, a partire da circa 600 mila anni fa.

Hoplómachos
Gladiatore armato pesantemente con grande scudo (hoplon) e lancia.

Hòrreum
In età romana magazzino, spesso di grandi dimensioni e dotato di una corte interna, destinato alla conservazione e allo stoccaggio delle merci.

Hydria
Vaso greco panciuto per attingere acqua alle fontane, a tre manici, due sulla pancia e uno sul collo, per facilitarne il trasporto.