Incontro con Carlo Cereti La voce della storia

voce della storia

Archeologia Viva n. 182 – marzo/aprile 2017
pp. 72-75

Intervista di Giulia e Piero Pruneti

«Il rapporto dell’Iran con l’Occidente è maturato a partire dall’antichità classica»
«I valori della Grecia portati da Alessandro si unirono a quelli antichi dell’Iran creando un nuovo mondo»
«Gli imperatori romani e sasanidi sapevano di avere di fronte l’unica potenza alternativa alla loro»
«Vive ancora la religione di Zoroastro»

È professore ordinario di Filologia, Religioni e Storia dell’Iran al Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza, ma ormai da svariati anni vive in Iran nel ruolo di consigliere culturale presso l’Ambasciata d’Italia a Teheran. Si trova benissimo in questo Paese «molto più vicino all’Europa e all’Occidente di quanto comunemente si pensi», di cui, anche grazie ai lunghi studi precedenti, Carlo Cereti è ora uno dei massimi esperti europei.

Appena nominato consigliere volle subito sperimentare le possibilità di uno scambio, nonostante i tempi delle aperture non fossero certo quelli di oggi. Si ricordò della vecchia collaborazione con Archeologia Viva e propose di organizzare un festival di cinema archeologico nella bella Shiraz.

L’Iran stava vivendo il periodo più duro delle sanzioni economiche, ma a quella iniziativa fu riservata un’accoglienza particolare e riscosse un successo di pubblico giovanile come in Italia non siamo abituati a vedere: fu un esempio indiscutibile di quanto la cultura possa contribuire all’incontro fra i popoli proprio nei momenti che sembrerebbero meno propizi.

Più di recente, l’estate scorsa, Carlo Cereti è intervenuto all’Aquileia Film Festival. Nella grande piazza Capitolo gremita di gente, all’ombra della basilica paleocristiana, abbiamo parlato di Iran “ieri e oggi”, come nell’intervista che segue. […]