Nigin. Alle origini della civiltà Iraq meridionale

nigin

Archeologia Viva n. 183 – maggio/giugno 2017
pp. 40-49

di Davide Nadali e Andrea Polcaro

In Bassa Mesopotamia là dove sorsero le prime città-stato una missione italiana continua a investigare l’antico centro sumerico di Nigin

Qui aveva sede il santuario della potente Nanshe dea del mondo delle acque e dell’oniromanzia

Presso il sito di Tell Zurghul, l’antica città sumerica di Nigin, dal 2015 opera una missione archeologica italiana (MAIN) congiunta della Sapienza Università di Roma e dell’Università di Perugia, diretta da chi scrive.

Sostenuta dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Sapienza Università di Roma, la missione svolge il suo lavoro in piena sinergia con le autorità locali, in particolare con lo State Board of Antiquities and Heritage of Iraq, che, in questi tempi di distruzioni e saccheggi del patrimonio del Vicino Oriente, si sta prodigando, nonostante le esigue risorse, per la salvaguardia delle vestigia del Paese, testimonianza delle origini della civiltà urbana e patrimonio dell’umanità.

Il sito sorge nella provincia del Dhi-Qar, con capoluogo Nassiriya. Le testimonianze archeologiche costituiscono per questa regione una ricchezza che va al di là del petrolio, primaria fonte economica delle aree meridionali dell’Iraq.

Recentemente i siti di Uruk, Eridu, Ur, emblemi della civiltà sumerica, insieme al vasto parco naturalistico delle Marshland, sono stati inseriti nella lista dell’Unesco (vedi AV n. 181).

Tell Zurghul si trova a soli sette chilometri a sud di Lagash (moderna al-Hibba), l’antica capitale dell’omonimo stato sumerico i cui re nel III millennio a.C. hanno inciso parole nell’argilla e scolpito immagini che ci raccontano di un passato glorioso, di una fiorente economia e di una gestione attenta del territorio e delle sue risorse.

Il sito si estende per oltre settanta ettari ed è completamente sepolto. Solo due colline principali (“Mound A”, la maggiore, e “B”, la minore) emergono dal piatto paesaggio, testimoniando la presenza degli imponenti edifici pubblici che dovevano ergersi al centro della città.

Gli scavi della missione hanno messo in evidenza come il sito sia ben più antico di quanto si pensasse: si è infatti potuto fissare la sua origine almeno agli inizi del V millennio a.C., quando l’insediamento, immerso in un ambiente caratterizzato da estese paludi, sorgeva verosimilmente attorno a un tempio in mattoni crudi, le cui vestigia, parzialmente esplorate nella prima campagna di scavi (vedi: AV n. 173), sono ancora sepolte sotto il Mound B. […]