Ginevra e… la Battaglia di Cicerone Obiettivo su...

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Archeologia Viva n. 184 – luglio/agosto 2017
pp. 66-68

A cura di Laura Zani

Una vicenda incoraggiante: il Museo di Arte e Storia di Ginevra espone nove reperti da Yemen Siria e Libia intercettati durante un trasferimento internazionale clandestino di beni archeologici e ora in attesa di ritornare ai paesi di origine

È il 22 novembre 2016: il Pubblico Ministero della Repubblica e del Cantone di Ginevra confisca nove reperti di pregio, provenienti da Yemen, Siria e Libia. In attesa di essere restituiti ai paesi di origine, il Musée d’art et d’histoire (MAH) ne assicura la conservazione, presentandoli nel contempo al pubblico.

Questa azione si inserisce nell’intenso panorama di collaborazioni internazionali del museo ginevrino, volte alla salvaguardia del patrimonio culturale in pericolo. Memorabile fu nel 1939 la mostra “I capolavori del Museo del Prado”, con cui il MAH contribuì alla difesa delle opere pittoriche spagnole, minacciate dalla guerra civile.

Nel 2007, sempre al MAH, nella mostra “Gaza crocevia di civilizzazioni”, furono presentati i reperti palestinesi che proprio quest’anno verranno restituiti alla stessa Autorità nazionale palestinese ed esposti nel nuovo Museo di Ramallah (vedi: AV n. 124). Commenta Jean-Yves Marin, direttore del MAH: «Le guerre civili scatenatesi in Medio Oriente, culla della civilizzazione occidentale, sono all’origine di danni irreparabili al patrimonio storico di numerosi paesi. Al significato simbolico della devastazione cui si assiste ogni giorno, viene a ricollegarsi un commercio estremamente redditizio che alimenta le smisurate aspirazioni di possesso di collezionisti in Europa e nel Nord America». […]