Indagando Pompei. Fra restauri e nuovi scavi Archeologia vesuviana

Indagando Pompei. Fra restauri e nuovi scavi

Archeologia Viva n. 177 – maggio/giugno 2016
pp. 10-25

di Massimo Osanna e Direzioni scientifiche delle Missioni di ricerca;
a cura di  Alessandro Mandolesi

Attualmente la più celebre area archeologica d’Europa grazie agli interventi del Grande Progetto Pompei non è solo un grande cantiere di restauro

Dentro e fuori le mura sono riprese le indagini su vasta scala mirate a chiarire gli aspetti strutturali e “quotidiani” della città conservataci dalla ceneri del Vesuvio

Conservare Pompei, ma non solo. L’esplorazione e la scoperta archeologica sono da sempre aspetti imprescindibili, connaturati al fascino dell’antica città.

La recente mostra “Pompei e l’Europa. 1748-1943” (vedi: AV n. 172) è stata un’occasione unica per raccontare storie e fortune del sito vesuviano. E il vento che oggi soffia sulle vele pompeiane ci offre l’opportunità di aprire nuove stagioni di conoscenza.

Lontana dall’approccio romantico delle escavazioni sette-ottocentesche, ma vicina alle stesse passioni e con il supporto delle competenze metodologiche più avanzate, la Soprintendenza Pompei ha infatti avviato e sostenuto un’organica attività di ricerca sul campo, in collaborazione con prestigiose università e istituzioni internazionali.

In questi ultimi mesi, nell’ambito del Grande Progetto Pompei, importante è stato l’impegno profuso nei lavori di messa in sicurezza e di restauro di una buona parte degli edifici, accanto al quale nuove strategie di valorizzazione si sono definite per offrire al crescente numero di visitatori (oltre i tre milioni nel 2015), soluzioni destinate a soddisfare le attese più disparate.

L’obiettivo è potenziare ogni aspetto del sito, attraverso itinerari inattesi e non convenzionali, in continuo aggiornamento anche in base ai restauri e alle scoperte che ci attendiamo. […]