Incontro con Margherita Mussi La voce della storia

Voce della Storia Archeologia 185

Archeologia Viva n. 185 – settembre/ottobre 2017
pp. 68-71

Intervista di Giulia e Piero Pruneti

«Il successo del genere Homo è stato possibile solo grazie alla stretta collaborazione tra uomini e donne»

«In Africa si comprende il significato profondo dell’adattamento e dell’espansione umana nei vari continenti»

«La valle etiopica dell’Awash è un libro straordinario con tanti capitoli della nostra storia»

Una donna nella/per la Preistoria… L’idea di un’intervista a Margherita Mussi risale a qualche anno fa, quando con un gruppo di lettori e viaggiatori di Archeologia Viva visitammo in Etiopia il sito di Melka Kunture, una delle “cattedrali” delle testimonianze preistoriche sul pianeta, un sito strategico per la comprensione delle dinamiche del più antico popolamento umano, dove la professoressa dirige l’attività della Missione archeologica italiana con ricerche su quasi cento chilometri quadrati di territorio, fino al grande affioramento di ossidiana di Balchit.

I ricercatori di qualità si distinguono dai normali “impiegati” dell’archeologia per la capacità di strategia nelle indagini e di lettura dei dati che emergono dalle indagini stesse: tutto questo risulta con chiarezza dall’intervista che segue, dove l’archeologa Margherita Mussi alza la testa dall'”archivio” ovvero dalla terra in cui scava, per considerare l’uomo – e la donna! – alla luce di quello che riaffiora dai milioni di anni del nostro passato.

I suoi principali interessi scientifici: l’evoluzione umana in Africa Orientale, il popolamento preistorico della penisola e delle isole italiane, l’arte e le sepolture nel Paleolitico. Insegna alla Sapienza Università di Roma presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità. Fra le esperienze internazionali si distingue quella di esperta per i siti preistorici al World Heritage Centre dell’Unesco. […]