Con i Lettori Editoriale

Archeologia Viva n. 186 – novembre/dicembre 2017

di Piero Pruneti

I Longobardi. Questi barbari calati dal nord (come tutti i barbari!). A loro sono dedicati una magnifica mostra a Pavia, la “capitale”, e lo speciale di questo numero sui monumenti longobardi in Italia che rientrano nel sito seriale Unesco. Ne esce il quadro di un popolo, in origine certamente problematico per la Penisola, che in breve divenne protagonista della nostra storia, in un periodo fra i più difficili nei secoli che seguirono il disfacimento dell’impero.

Secoli comunque “formativi” dove i Longobardi seppero affermarsi come classe dirigente, sviluppare una cultura, stabilire un rapporto dialettico con la Chiesa. Non poco, per continuare a chiamarli “barbari”. Di loro si parlerà anche il prossimo anno: la mostra da Pavia si sposerà a Napoli e poi a San Pietroburgo, mentre “tourismA 2018” ospiterà un convegno sul ruolo storico e l’eredità monumentale.

Abbiamo dedicato la copertina di questo numero alle indagini in corso a Karkemish da parte di una missione turco-italiana. Il sito, che occupa parecchie decine di ettari, si trova proprio al confine fra Turchia e Siria, in un’area “calda”, dove tuttavia il grandioso patrimonio che documenta millenni di prima storia urbana si è straordinariamente conservato.

Karkemish, famosa e comunque finora nota solo agli esperti, sarà aperta al pubblico a partire dalla prossima primavera nell’ambito di un parco archeologico-naturalistico sulle rive dell’Eufrate e si pone come motore dell’economia turistica della regione di Gaziantep.

Mentre scrivo queste righe, giunge in redazione la notizia che la copertura e le strutture di visita della villa tardoantica di Faragola (vedi: AV n. 120), definita la “Piazza Armerina della Puglia”, sono andate completamente distrutte in un incendio appiccato nella notte. Un investimento di anni di ricerche e di finanziamenti – che in questo caso non erano mancati – è andato perso. L’Isis è anche fra noi… Ricostruiremo! Con la solida certezza di essere dalla parte giusta.

Piero Pruneti
direttore di “Archeologia Viva”