Archeologia Viva n. 173 – settembre/ottobre 2015
pp. 12-21
di Vicente Lull, Rafael Micó, Cristina Rihuete-Herrada e Roberto Risch
a cura di Roberto Risch
Gli scavi in questo sito della Murcia spagnola hanno portato alla scoperta dei primi palazzi in Europa occidentale di un’élite aristocratica
Un’élite che nella prima età del Bronzo concentrava nelle proprie mani il potere economico e politico secondo un modello di “governance” già noto per l’oriente mediterraneo
Uno scavo condotto nel- l’estate 2014 da chi scrive nel sito di La Almoloya (comune di Pliego), nella Murcia, regione sudorientale della Spagna sulla costa mediterranea fra la Comunità Valenzana e l’Andalusia, ha riportato alla luce uno dei primi “palazzi” europei e una sontuosa tomba principesca.
Il sito è stato riconosciuto come uno dei principali centri politici della società protostorica di El Argar (o Argarica), e si presenta come l’unica realtà insediativa con caratteristiche urbane nel Mediterraneo occidentale durante la prima età del Bronzo (2200-1550 a.C. circa).
Dal punto di vista archeologico, la caratteristica principale dell’entità archeologica di El Argar (dal nome del sito che si trova presso Antas, in Andalusia al confine con la Murcia) è rappresentata da insediamenti collinari che presentano una notevole varietà di edifici in pietra, tra cui officine specializzate, magazzini, grandi serbatoi d’acqua e altri edifici monumentali, così come un particolare rituale di sepoltura all’interno dell’abitato, rigorosamente organizzato in base a sesso, età e classe sociale.
Nel corso dei suoi circa seicentocinquant’anni di storia, la società argarica arrivò a realizzare veri e propri centri protourbani, ognuno dei quali controllava territori anche di centinaia di chilometri quadrati dove abitavano diverse migliaia di persone. Si può calcolare che nel complesso le comunità argariche abbiano occupato circa 35 mila chilometri quadrati nel Sudest dell’Iberia. […]