Incontro con Massimo Pazzini La voce della storia

SCAVI IN ISRAELE. A Magdala i resti dell’antica Tarichea

Archeologia Viva n. 167 – settembre/ottobre 2014
pp. 80-81

Intervista di Gianantonio Urbani, a cura di Giulia e Piero Pruneti

«Lo Studium Biblicum Franciscanum è un valore per tutto il Vicino Oriente»

«Cerchiamo le tracce del Gesù storico e vogliamo capire l’ambiente in cui questi ha vissuto»

«A livello accademico non ci sono problemi nel dialogo fra le tre religioni»
«Speriamo che Israele comprenda l’importanza dei nostri siti archeologici»

Siamo a colloquio con padre Massimo Pazzini, decano dello Studium Biblicum Franciscanum, una prestigiosa istituzione scientifica per la ricerca e l’insegnamento accademico della Sacra Scrittura e dell’archeologia dei paesi biblici che ha sede nel cuore di Gerusalemme Est. Lo SBF fu ideato dalla Custodia francescana di Terra Santa nel 1901 e opera ininterrottamente dal 1924. Dal 1960 fa parte della Pontificia Universitas Antonianum di Roma.

Nel 2001 lo SBF è diventato Facoltà di Scienze bibliche e Archeologia. Uno dei suoi studiosi più eccellenti nel settore archeologico è stato per alcuni decenni padre Michele Piccirillo, che ha fatto parte anche del Comitato scientifico di Archeologia Viva fino alla sua scomparsa nel 2008. Di recente è purtroppo venuto meno (dicono i suoi confratelli che «sorella morte è venuta a prenderselo nel sonno…») anche padre Pietro Alberto Kaswalder, responsabile del corso di Archeologia e Geografia biblica, nonché direttore del Parco archeologico di Cafarnao.

Padre Pazzini, nativo di Verucchio (Rn), appartenente per l’abito che porta alla “Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell’Emilia Romagna”, una licenza in Teologia con specializzazione biblica e professore ordinario di Ebraico biblico e Siriaco presso lo stesso SBF, è uno dei più profondi conoscitori della storia e della cultura del mondo palestinese.

Dagli scorsi anni Ottanta, padre Pazzini vive e opera in una realtà fra le più complesse (e problematiche) del pianeta, dove nei secoli si sono incontrate e scontrate le tre principali religioni monoteiste, fino alla situazione attuale, dove i francescani della Custodia di Terrasanta stanno svolgendo un ruolo fondamentale nel promuovere la cultura della tolleranza e del rispetto reciproco.

Per capire la persona che abbiamo di fronte, è utile ricordare che padre Pazzini è autore o coautore, oltre che di qualche centinaio di articoli scientifici, di una serie di volumi di approfondimento sulle lingue e le tematiche del mondo biblico. Eccone alcuni titoli: Grammatica siriaca (1999); Il Libro di Rut. Analisi del testo siriaco (2002); Il Libro di Giona. Analisi del testo ebraico e del racconto (2004); Grammatica di aramaico biblico (2009); Saggi di linguistica ebraica (2011).

D: Cominciamo dall’attività accademica. Ci può presentare la missio dello Studium Biblicum Franciscanum in questo momento storico?

R: La vita di questa istituzione è sempre stata legata a una duplice funzione, la ricerca e la didattica. Conduciamo ricerche bibliche sotto l’aspetto linguistico, storico, esegetico, teologico e ambientale. Ci dedichiamo inoltre allo studio dell’archeologia biblica, in particolare alla riscoperta dei Luoghi Santi del Nuovo Testamento e della Chiesa primitiva in Terra Santa e nel Medio Oriente.

A questi ambiti si aggiunge lo studio delle fonti letterarie e dei santuari della Redenzione in continuità con la tradizione dei palestinologi francescani di Terra Santa. Dal punto di vista didattico rilasciamo i gradi accademici pontifici di Licenza e Dottorato in Scienze bibliche e Archeologia, oltre a conferire un Diploma superiore di Scienze biblico-orientali e Archeologia. […]