Archeologia Viva n. 167 – settembre/ottobre 2014
pp. 74-78
di Valerio Ricciardi
È stato presentato il progetto definitivo per rimuovere le cause che finora hanno reso precaria la conservazione del celebre complesso neroniano sul Colle Oppio
Ora mancano i soldi e si cercano da uno sponsor anche grazie alle nuove possibilità di detrazione fiscale introdotte dal ministro Franceschini
Ormai pochi ricordano, viste anche le ricorrenti disgrazie del nostro patrimonio culturale, che il 30 marzo 2010 a Roma nell’area del Colle Oppio forti piogge appesantirono e resero instabile la troppa terra dei giardini realizzati nel Ventennio sopra le volte – furon piantati persino alberi d’alto fusto! – causando il crollo di circa 60 metri quadrati di una galleria di sostruzione delle Terme traianee, utilizzata sin dai lontani anni Venti dal Comune di Roma come deposito di materiali di scavo (fortunatamente in quel momento non c’erano gli archeologi impegnati nella schedatura dei reperti).
I lanci di agenzia ripresi dai media fecero erroneamente riferimento all’adiacente e più nota Domus Aurea, in effetti non residenza ma immensa villa per feste fatta costruire da Nerone all’indomani del noto incendio del 64 d.C. […]