Con i Lettori Editoriale

Archeologia Viva n. 167 – settembre/ottobre 2014

di Piero Pruneti

Dedichiamo la copertina di questo numero (con la bella foto di Valerio Ricciardi) alla Domus Aurea, quale monumento simbolo della ricchezza del patrimonio italiano e, al tempo stesso, delle difficoltà che s’incontrano nel mantenerlo. Il ministro Dario Franceschini – che sembra distinguersi per una discreta presa d’iniziative tendenti a collocare i beni culturali al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e nel quadro del rilancio economico e d’immagine del Paese – ha presentato il progetto d’intervento “radicale” sulla residenza neroniana, dove si dovranno risolvere una volta per tutte i problemi delle infiltrazioni e del peso del terreno soprastante. I soldi lo Stato non ce l’ha (è vero che per queste voci li dovrebbe trovare, ma… ora le casse sono vuote!) e il Ministro li chiede ai privati, che oltre a scontarne una buona parte in benefici fiscali riceveranno un’ottima contropartita di visibilità dall’intera operazione.

È una scelta che non può essere applicata alla conservazione di tutto il nostro patrimonio – per il semplice motivo che l’intervento economico mosso da scopi privatistici trova il suo tornaconto solo nei casi di monumenti famosi – ma è una scelta che almeno esprime la preoccupazione del problema. Ottima anche la decisione dell’entrata gratuita ai musei e alle aree archeologiche dello Stato la prima domenica del mese, perché gli italiani devono prendere coscienza del patrimonio che posseggono. Se verranno coinvolti, sarà più facile convincerli che conservare i beni culturali è necessario, oltre che utile. E la (buona) politica saprà trarne vantaggio.

Due parole per una ricorrenza. I Viaggi di Archeologia Viva compiono venticinque anni, sempre organizzati con Agenzia Viaggi Rallo. Un bel traguardo di continuità e di fedeltà. Sono stati e rimangono la prima seria proposta di tour archeologici realizzati in stretta collaborazione con esperti del settore, in linea con la tradizione culturale della rivista.

Piero Pruneti 

direttore di “Archeologia Viva”