La Convenzione dell’Aja ha fatto il suo tempo? Archeologia e diritto

Archeologia e diritto. La Convenzione dell’Aja

Archeologia Viva n. 165 – maggio/giugno 2014
p. 59

di Rosario Sapienza

Il trattato dell’Unesco per la tutela dei beni culturali nei teatri di guerra – pur nobile nelle motivazioni – ha incontrato molte difficoltà di applicazione e necessita di aggiornamenti

Ricorre il sessantesimo anniversario della Convenzione dell’UNESCO sulla tutela dei beni culturali in caso di conflitto armato, stipulata a L’Aja il 14 maggio del 1954 (ratificata dall’Italia con la Legge n. 279 del 7 febbraio 1958).

È un trattato importante, mirante a salvaguardare i beni culturali nei teatri di guerra, al quale si deve la stessa elaborazione della nozione di bene culturale sottoposto a protezione.

Sostanzialmente la Convenzione dell’Aja prevede due regimi di protezione: uno di carattere “generale” e uno applicabile, a condizioni particolari, solo a certe categorie di beni (cosiddetta “protezione speciale”) con il correlativo obbligo per gli stessi Stati occupanti di procedere alla segnalazione di questi beni e d’impedire qualsiasi atto vandalico ai danni di essi. […]