Nei… misteri del Museo Otsuka. Là dove le opere diventano immortali Capolavori nel tempo

Museo Otsuka in Giappone

Archeologia Viva n. 193 – gennaio/febbraio 2019
pp. 22-29

di Umberto Pappalardo e Masanori Aoyagi

I “misteri” non sono solo quelli della celebre villa pompeiana splendidamente riprodotta: l’inviato di Archeologia Viva in Giappone ha visitato a Tokushima una raccolta straordinaria di copie di capolavori dell’arte occidentale

Tutti riprodotti con fedeltà estrema su ceramica e in questo modo immunizzati dall’usura del tempo in una sfida avveniristica per la trasmissione del patrimonio culturale nei millenni a venire

Tokushima. In questa città dello Shikoku, la più piccola e meno popolosa tra le quattro isole maggiori dell’arcipelago giapponese, circa un’ora di volo a sud di Tokyo, si trova il museo di repliche più grande al mondo, l’Otsuka Museum of Art, reduce dai festeggiamenti del suo ventesimo anniversario. Tutto ha avuto origine dall’intuizione di un miliardario, Masahito Otsuka (1916-2000), all’epoca ottantaduenne, titolare dell’omonimo polo industriale chimico-farmaceutico, che progettò la riproduzione su ceramica dei capolavori dell’arte occidentale.

L’idea gli venne a Mosca nel 1975, davanti alla tomba di Nikita Krusciev. La foto del famoso leader sovietico, stampata su carta e messa in un foglio di plastica, era già tutta sbiadita a soli quattro anni dalla morte: l’avessero stampata su ceramica si sarebbe conservata per secoli, pensò… Così, per celebrare il settantacinquesimo anniversario della sua industria, Masahito Otsuka volle realizzare un museo dedicato a riproduzioni di eccellenza e indelebili nel tempo.
La progettazione fu affidata alla Sakakura Associates, lo studio dell’architetto giapponese Junzo Sakakura, che a Parigi era stato allievo del grande Le Corbusier.

Dal momento che la collina interessata dal progetto ospitava un parco nazionale ed era sotto vincolo paesaggistico, l’edificio fu in gran parte costruito sottoterra, con cinque piani in basso e due emergenti dal suolo. In tutto trentamila metri quadrati di superficie e un percorso di quattro chilometri. Costo: 280 milioni di dollari! L’esposizione permanente del Museo Otsuka è oggi tra le più grandi del Giappone, visitata ogni anno da quattrocentomila persone.

Capolavori riprodotti con una fedeltà assoluta

Le 1081 (finora) riproduzioni di capolavori, tutte a grandezza naturale, sono realizzate su lastre di ceramica che – per motivi tecnici dipendenti dalle dimensioni dei forni e dalla cottura – non possono superare i quattro metri di lato e che quindi vengono assemblate per ricomporre le opere più grandi. […]