Ciro il Grande a Persepoli Missione italo-iraniana

Iran. Ciro il Grande a Persepoli

Archeologia Viva n. 165 – maggio/giugno 2014
pp. 16-25

di Pierfrancesco Callieri, Alireza Askari Chaverdi, Maria Letizia Amadori, Sara Barcelli, Sébastien Gondet ed Emad Matin

Il celebre sovrano achemenide conquistatore di Babilonia fu il probabile costruttore di un monumentale edificio ricoperto di splendenti mattoni invetriati

Su quella stessa piana dove il suo successore Dario I avrebbe fatto innalzare la grandiosa Terrazza della cittadella imperiale

Intendevamo esplorare il contesto topografico e ambientale della grande Terrazza di Persepoli, quella famosa e ben nota ai turisti, costruita da Dario I intorno al 518 a.C. e utilizzata dai suoi successori come sede del potere imperiale degli Achemenidi sino a Dario III e all’arrivo di Alessandro il Grande, che la distrusse nel 330 a.C. Invece ci siamo imbattuti in un monumento che con ogni probabilità precede la costruzione della Terrazza stessa.

Le prime due campagne di scavo del progetto “Dal Palazzo alla Città”, condotte un chilometro e mezzo a ovest della Terrazza nel sito di Persepolis West – individuato da ricognizioni degli scorsi anni Sessanta come uno dei probabili luoghi dell’abitato – hanno avuto come obiettivi alcune aree evidenziate grazie a prospezioni geofisiche condotte da esperti iraniani e francesi.

Così si sono ottenute le prime informazioni di natura archeologica sulla città antica (quella della vita quotidiana, separata dalla cittadella del potere con la sua monumentale Terrazza e le altre costruzioni imperiali).

Si è infatti scoperta un’area artigianale (vedi: Archeologia Viva n. 135) dotata di una fornace dove si preparavano i materiali per la finitura dei rilievi scultorei della Terrazza e, più vicina a questa, un’area di giardini con canali d’irrigazione e una recinzione che attesta la presenza di una fascia verde di rispetto fra la cittadella e l’abitato.

Ma la sorpresa maggiore è arrivata quando, nel 2011, l’esplorazione archeologica è stata estesa al sito di Firuzi, tre chilometri e mezzo a ovest della Terrazza, già noto per i resti di alcuni padiglioni achemenidi isolati, con elementi architettonici in pietra simili a quelli della Terrazza. […]