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Gioielli Castellani: missione compiuta

Gioielli Castellani: recuperati grazie all'Operazione Villa Giulia

3 aprile 2019


Un secolo esatto fra la donazione e il ritrovamento

Si è conclusa dopo sei anni una vicenda che ha tenuto col fiato sospeso antiquari e archeologi di mezzo mondo. Con il rientro a casa di una straordinaria collana d’oro, smeraldi, rubini e perle, è giunta ufficialmente a termine l’“Operazione Villa Giulia” coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e condotta dal Reparto operativo del Nucleo Patrimonio Tutela Beni Culturali dei Carabinieri.


(Foto Fulvio Fugalli)

Trafugati dal museo romano nella notte del 30 marzo 2013, i ventisette preziosi erano stati donati al Museo di Villa Giulia a Roma esattamente un secolo fa, nel 1919, dai Castellani, orafi e antiquari romani dell’Ottocento specializzati in raffinatissime riproduzioni, rigorosamente firmate e d’epoca, di capolavori dell’oreficeria antica.

I ladri, incappucciati e armati di ascia e fumogeni, erano entranti in azione nel Museo su commissione di una ricca signora russa (pochi giorni dopo il furto fu bloccata all’aeroporto di Fiumicino, in partenza per San Pietroburgo, con in borsa un catalogo degli ori Castellani e sul cellulare le foto della sala del museo in cui era avvenuto il colpo con tutti i dettagli del sistema di sorveglianza).

Per i cinquant’anni del Nucleo TPC dei Carabinieri

Il coinvolgimento di un antiquario romano e svariati ricettatori locali avrebbero dovuto veicolare la vendita sul mercato russo dei gioielli, del valore complessivo di tre milioni di euro, ma l’operazione non è stata facile come previsto. Intercettazioni e indagini serrate hanno permesso invece l’individuazione di tutti i soggetti coinvolti.

Dichiara ad Archeologia Viva il direttore del Museo di Villa Giulia Valentino Nizzo: «È splendido poter celebrare il ritorno di questi straordinari oggetti. Durante la cerimonia di restituzione abbiamo toccato con mano il grande affetto di giornalisti, visitatori e semplici appassionati che hanno visto rientrare a casa la propria eredità. Nella mostra che il 3 maggio si apre al Quirinale per i cinquant’anni del Nucleo Patrimonio Tutela Beni culturali dei Carabinieri, uno spazio particolare toccherà proprio alla nostra collezione ritrovata».