Archeologia Viva n. 198 – novembre/dicembre 2019
pp. 72-73
di Georgia Cantoni
Un “don” che non poteva certo passare inosservato nell’Italia risorgimentale e nella Reggio Emilia postunitaria dove tra fede archeologia e politica Chierici diede il massimo in ogni campo lasciando ai posteri un’eccezionale eredità
Archeologo, museologo, padre della Paletnologia italiana, grande studioso della cultura delle terramare, fondatore dei Musei Civici di Reggio Emilia, sacerdote, patriota d’ispirazione giobertiana e liberale. Don Gaetano Chierici (1819-1886) fu tutto questo trovando posto, in terra reggiana, tra le più nobili figure di ecclesiastici-scienziati, tra cui il naturalista Lazzaro Spallanzani, il fisico Giovanni Battista Venturi, il matematico Nicolò Vergalli, il pioniere della fotografia Ignazio Natalini, il biologo Bonaventura Corti fino all’astronomo Angelo Secchi, suo amico e coetaneo. […]