Sant’Albano Stura. Longobardi in autostrada Alto Medioevo

Archeologia Viva n. 198 – novembre/dicembre 2019
pp. 40-53

di Egle Micheletto  Sofia Uggé  Michela Ferrero

Su un panoramico terrazzo fluviale del Piemonte dominato dall’orizzonte alpino con l’inconfondibile profilo del Monviso i Longobardi deposero i loro defunti

Di questo sepolcreto nel corso dei secoli si era persa memoria e solo milletrecento anni più tardi i lavori per l’autostrada Asti-Cuneo hanno intercettato alcune sepolture dando il via a una vicenda archeologica di importanza straordinaria

Siamo in provincia di Cuneo, su un terrazzo fluviale lungo il corso della Stura di Demonte, un affluente di sinistra del Tànaro (a sua volta affluente del Po) che nasce presso il Colle della Maddalena, fra le Alpi Marittime e le Api Cozie, al confine con la Francia.

Il profilo piramidale del Monviso (3841 m), dove si trovano le sorgenti del grande fiume padano, si riconosce bene fra le cime della catena alpina che chiudono il vasto panorama a nord-ovest.

Presso la frazione di Ceriolo, a Sant’Albano Stura, durante i lavori per l’autostrada Asti-Cuneo è stata intercettata e rimessa in luce una necropoli longobarda che, con le sue 842 tombe, costituisce un unicum nel nostro Paese per estensione e quantità di deposizioni (in Italia le altre necropoli longobarde note arrivano a qualche centinaio di inumazioni). […]