Con i Lettori Editoriale

Archeologia Viva n. 198 – novembre/dicembre 2019

di Piero Pruneti

Larticolo che pubblichiamo sui Longobardi in Piemonte ci presenta una realtà archeologica che non è esagerato definire impressionante, con più di ottocento tombe riportate in luce lungo un tratto dell’autostrada Asti-Cuneo all’altezza di Sant’Albano Stura. La foto scelta per la copertina rende bene l’idea di questo sito, lambito dalle belle acque della Stura con lo sfondo delle imponenti Alpi Cozie che chiudono l’Italia a nord-ovest. Mai il popolo “dalle lunghe barbe” si era rivelato con tale abbondanza di casi.

Possiamo immaginarci la complessità dell’impresa archeologica – sotto la pressione psicologica delle ruspe in attesa di completare l’opera stradale – che ha imposto il trasferimento in laboratorio dei “pani” di terra con dentro i corredi funerari per effettuare uno scavo tranquillo e accurato, spesso su elementi da analizzare e ricostruire al microscopio.

La necropoli di Sant’Albano Stura rimase in uso per poco più di un secolo, un periodo non breve nella parabola dei Longobardi in Italia, e ciò ha consentito di leggere in concreto le trasformazioni di usi e mentalità di questa popolazione germanica nel contatto diretto con la realtà culturale residua di un mondo romano in frantumi.

Un consiglio? Andate a visitare il Museo civico di Cuneo – magari in occasione del prossimo Festival del cinema archeologico che l’Assessorato Cultura sta progettando insieme a “Firenze Archeofilm” – dove rimarrete a bocca aperta davanti alle straordinarie decorazioni ad agemina dei guerrieri longobardi o alle coloratissime collane delle loro donne, esposti al termine di restauri altamente professionali i cui risultati costituiscono essi stessi un’opera d’arte.

P.S. Si avvicina l’appuntamento di “tourismA”. È un evento grandioso, nato da Archeologia Viva per raccogliere una diffusa esigenza di informazione e sostenuto semplicemente dall’entusiasmo dei suoi lettori. Preparatevi anche questa volta per il viaggio a Firenze. 

Piero Pruneti
direttore di “Archeologia Viva”