News

Santa Vittoria di Serri. Luce sul santuario nuragico Nuova campagna di scavi

29 ottobre 2019


Dal 1 ottobre 2019 la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Cagliari ha dato avvio a una nuova campagna di scavi archeologici e lavori di consolidamento e restauro nel santuario nuragico di Santa Vittoria di Serri.

Localizzato sul margine orientale della Giara di Serri, altopiano basaltico al confine tra la Trexenta e il Sarcidano, il santuario di Santa Vittoria è uno dei siti più importanti della Sardegna per la ricostruzione della protostoria dell’isola nell’età del Bronzo e del Ferro e per la conoscenza delle pratiche religiose delle popolazioni nuragiche. L’area conosce inoltre una continuità di frequentazione che perdura fino all’età altomedievale.

La scoperta oltre un secolo fa

Il rinvenimento del santuario risale al 1909, quando Antonio Taramelli dette inizio agli scavi archeologici nel sito che proseguirono a più riprese fino al 1931, portando alla luce la maggior parte delle strutture e degli edifici oggi noti e visibili, oltre a importanti reperti archeologici, molti dei quali attualmente esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.

Ulteriori interventi di scavo e restauro vennero condotti a partire dagli anni ‘60 dalla Soprintendenza Archeologica per le province di Sassari e Nuoro di Sassari, da Ercole Contu, Fulvia Lo Schiavo e Maria Ausilia Fadda, a cui si sono aggiunti negli ultimi anni gli scavi realizzati dal Comune di Serri con la direzione di Giacomo Paglietti.

Dritti al “cuore” del Santuario

Le indagini in corso interessano in particolare il cosiddetto recinto delle feste, una vasta area situata nel cuore del santuario nuragico costituita da un muro di recinzione ellittico a cui si addossano vari ambienti a pianta circolare, un settore verosimilmente porticato e altre strutture ancora di non chiara definizione.

Interpretato da Giovanni Lilliu come luogo di incontro delle genti nuragiche in occasione dello svolgimento delle cerimonie religiose, il complesso necessita indubbiamente di ulteriori approfondimenti d’indagine, considerando in particolare che tutta la zona centrale risulta sostanzialmente non ancora scavata e di non facile lettura.

Alla ricerca della verità archeologica

L’obiettivo dei lavori in corso è infatti quello di verificare l’articolazione di questi spazi e di indagare, anche alla luce del progresso degli studi in ambito nuragico, la funzione di questo settore centrale nella topografia complessiva del santuario, evidenziando anche eventuali fasi di rioccupazione e frequentazione in età punica, romana e altomedievale. Per tutta la durata dei lavori, il cantiere di scavo archeologico sarà visibile al pubblico che visiterà l’area archeologica di Santa Vittoria.