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Antica Nomentana Nuova campagna di scavo

5 febbraio 2020


Nuova luce sul passato

Un tratto di strada romana e il relativo sepolcreto riemergono dall’area archeologica della via Nomentum-Eretum. Siamo in località Tor Mancina, nel comune di Monterotondo (Rm), dove dai primi anni Duemila si stanno svolgendo importanti ricerche archeologiche su concessione del MiBACT e sotto la direzione della Soprintendenza.

La trasformazione del sito in una vera e propria area archeologica si deve anche al decisivo intervento della sede Mentana-Monterotondo dell’Archeoclub d’Italia.

Collegamento indispensabile (e alternativo)

Il lungo tratto di strada romana, realizzata in basoli di calcare, era la prosecuzione della via Nomentana, la quale, dopo aver oltrepassato il centro urbano di Nomentum (oggi Mentana), si ricongiungeva con la via Salaria presso Eretum. Gli ultimi tre chilometri di tale tratto, che correvano parallelamente alla via Salaria, costituivano un’alternativa a quest’ultima, soprattutto in quei periodi dell’anno in cui la Piana Tiberina era colpita dalle esondazioni del Tevere.

L’area sepolcrale

Su entrambi i lati del basolato è stata individuata un’area sepolcrale, il cui utilizzo si colloca tra il I sec. a.C. – I sec. d.C. e il II-III sec. d.C. e si articola in due fasi caratterizzate dalla presenza di sepolture diversificate per tipologia e orientamento spaziale.

Rientrano nella prima fase sei sepolcri, tutti edificati con una grande accuratezza costruttiva e dislocati su un’area ben visibile sul fronte strada; due di questi in particolare, sono ubicati all’interno di un recinto sepolcrale privato.

Sono pertinenti al secondo momento, invece, trenta deposizioni a fossa, che sembrano aver occupato gli spazi lasciati liberi dai sepolcri di prima fase, e distribuiti soprattutto all’interno del recinto sepolcrale.

Dalla villa alla tomba

L’analisi delle tipologie delle sepolture suggerisce l’appartenenza dei sepolcri di prima fase a personaggi di rango sociale medio-alto, probabilmente i proprietari delle vicine villae rusticae, di cui il territorio era costellato, mentre gli individui delle tombe a fossa erano probabilmente gli schiavi occupati presso le stesse.

Sempre lungo l’arteria stradale, sono stati individuati i resti di una struttura a carattere residenziale risalente ad un periodo compreso tra il I sec. a.C. e il V sec. d.C. e della quale sono stati riportati in luce due ambienti.

Una tomba anche per il cane

Tra i rinvenimenti, degno di nota quello relativo a una tomba a incinerazione di cui sono stati eccezionalmente trovati i resti combusti della pira di legno dove è avvenuta la cremazione e la sepoltura intenzionale di un cane.

 Nuovi scavi: aperte le iscrizioni

La prossima campagna di ricerca archeologica prevista dal 16 marzo al 3 aprile 2020, si propone di approfondire la conoscenza dell’area archeologica in modo da comprenderne meglio il quadro storico che si presenta estremamente articolato.

Le attività sul campo saranno alternate a lezioni frontali di ceramica, antropologia e restauro.

Le attività di indagine sono aperte ad archeologi, studenti di archeologia e semplici appassionati. Ciascun partecipante sarà inserito nel team di lavoro a seconda delle proprie competenze specifiche e professionalità.

Per partecipare

Inviare una mail di richiesta: archeoclubmm@hotmail.com

Info: 380.5218112  338.385573

www.archeoclubmentanamonterotondo.com