Incontro con Elisabetta Moro La voce della storia

Archeologia Viva n. 200 – marzo/aprile 2020
pp. 82-83

Intervista di Giulia Pruneti

«Con il loro corpo ibrido le Sirene ben rappresentano la doppiezza degli umani»

«La mitologia ci parla di esseri che promettono l’incontro con l’altra parte di sé»

«Sono universali: la dea pesce arriva dalla Siria quanto a Napoli fu fondata dalla sirena Partenope…»

La conoscenza, il desiderio di sapere, di arrivare all’anima delle cose. Un istinto antico quanto l’uomo, veicolato da codici, messaggi e metafore capaci di oltrepassare diversità culturali, sociali e geografiche. A dar voce, nel vero senso della parola, a tutto questo, una figura dal fascino intramontabile: la Sirena. Metà donna metà pesce – o uccello nelle versioni più arcaiche – con il canto e la parola profetizza il futuro offrendo a chi l’ascolta la conoscenza piena. Consacrata per sempre e universalmente dal celebre episodio dell’Odissea, il dibattito sulla ragione del successo planetario e ancora attuale di questo personaggio mitico continua a tenere banco. [continua a leggere sulla rivista]