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In volo su Pompei dentro la Regio V

14 aprile 2020


Basta un CLICK

Un viaggio con i droni, accompagnati dal racconto del direttore del Parco archeologico di Pompei Massimo Osanna, per scoprire da una prospettiva inedita la storia della straordinaria città sepolta dal Vesuvio nel 79 d.C.

Ecco allora che si può sorvolare la casa del Giardino con gli splendidi affreschi del triclinio e il portico dipinto; la casa di Orione con le pitture di primo stile e il mosaico di Orione, unico nel suo genere; ma anche gli ambienti della vita di tutti i giorni che hanno restituito uno spaccato straordinario della quotidianità.

Il tutto grazie al canale YouTube del MiBACT https://www.youtube.com/watch?v=8vlqgICPGXA, dove dall’inizio dell’emergenza coronavirus i musei, i parchi archeologici e gli istituti autonomi statali stanno fornendo contributi audiovisivi di ogni genere per permettere alle persone di continuare a godere del patrimonio culturale nazionale.

Dall’alto delle nuove scoperte

«Grazie a un lavoro multidisciplinare – spiega il direttore del Parco Massimo Osanna – negli ultimi due anni abbiamo potuto documentare  questo incredibile patrimonio in una maniera tecnologicamente molto avanzata a partire proprio dall’utilizzo dei droni che permettono ora di presentare i sensazionali risultati degli scavi della Regio V»

Tra case, giardini e balconi

Gli scavi della Regio V, resi possibili dal Grande Progetto Pompei, hanno portato alla luce ambienti straordinari dell’antica città: strade, edifici con balconi, la Casa del Giardino, di cui i paleobotanici hanno ricostruito interamente la flora, e la Casa di Orione, con i due straordinari mosaici di ispirazione egizia che narrano il catasterismo dell’eroe greco nell’omonima costellazione.

Il cuore pulsante della città

Come visibile dalle suggestive immagini riprese dall’alto grazie al volo del drone, la Regio V si affaccia sulla via di Nola, una delle grandi arterie di Pompei, una zona ricca di attività commerciali e di case sfarzose, benché non di grandi dimensioni. Segno di quella classe media che nella antica città aveva prosperato fino all’eruzione del 79 d.C.