Il Friuli romano oltre Aquileia Obiettivo su...

Archeologia Viva n. 201 – maggio/giugno 2020
pp. 66-71

di Tiziana Cividini, Paola Ventura, Paola Visentini e Nadia Bonfini

I limiti del territorio attribuito alla potente colonia romana del Nordest mutarono più volte nel corso del tempo e restano in parte controversi ma il rinvenimento di una notevole quantità di frammenti ceramici ha consentito di avviare un’attendibile ricostruzione del popolamento nell’antico agro aquileiese

Il territorio della colonia romana di Aquileia è stato individuato, pur con un certo grado di approssimazione, sulla base di limiti geomorfologici facilmente riconoscibili, estendendosi tra il Tagliamento a ovest e il Torre (affluente di destra dell’Isonzo) a est, e tra l’anfiteatro morenico, con i suoi rilievi  allungati ai piedi della catena alpina, e la bassa pianura friulana, caratterizzata da suoli in buona parte impermeabili, con matrice argillosa e limosa. [continua a leggere sulla rivista]