Archeologia Viva n. 201 – maggio/giugno 2020
di Piero Pruneti
Miei cari lettori, eccoci qua, abbastanza provati da quarantene e trasformazioni radicali di stili di vita, e con un pensiero a quanti di noi hanno dovuto affrontare o stanno ancora subendo prove più impegnative.
La storia e l’archeologia ci dicono che epidemie e pandemie sono state una costante nella storia, al pari di guerre, carestie, cavallette… d’altronde ancora “piaghe” ben diffuse in buona parte del pianeta.
Dunque, purtroppo, niente di nuovo per noi che viviamo nel XXI secolo, se non il fatto che in Europa e nei paesi cosiddetti “avanzati” non eravamo più abituati a considerare certi rischi, rassicurati dal benessere e da un diffuso stato di buona salute, al punto da dover assistere alla rivolta di una percentuale seppure modesta della popolazione contro quel sistema obbligatorio delle vaccinazioni che ci ha consentito di mettere nella soffitta dei ricordi le tremende realtà epidemiche di un passato neppure troppo lontano.
Ora stiamo provando sulla nostra pelle quanto l’assenza di un vaccino possa riportarci indietro, a tempi che ritenevamo archeologici, stravolgendo tutte le nostre sicurezze. Prendendo, al solito, lezione dal passato e, purtroppo, dal presente, sappiamo che eventi simili si ripresenteranno e dovremo attrezzarci, investendo nei nostri sistemi di difesa, che non sono certo gli arsenali militari, ma la ricerca scientifica e il sistema sanitario.
La copertina di questo numero è dedicata alla battaglia di Gaugamela fra Alessandro e Dario III di Persia. Il luogo di questo scontro epocale è stato individuato nell’ambito di un’impegnativa campagna di ricerche che l’Università di Udine sta conducendo nel Kurdistan iracheno sotto la direzione dell’amico Daniele Morandi Bonacossi.
Si tratta di un’impresa archeologica grandiosa e di nuovo tipo, che prende in considerazione non un singolo sito ma un intero territorio, di cui si vuole ricostruire la storia nelle sue varie fasi di sviluppo. Siamo onorati di poterne parlare sulle nostre pagine.
Piero Pruneti
direttore di “Archeologia Viva”