5 giugno 2020
C’è lo zampino, è proprio il caso di dirlo, dell’Ateneo di Firenze nella sensazionale scoperta che svela per la prima volta i resti più antichi del progenitore del lupo che conosciamo oggi.
Il rinvenimento è avvenuto nel famoso sito di Dmanisi, in Georgia, e porta la firma del team internazionale coordinato da Saverio Bartolini Lucenti, ricercatore dell’Università di Firenze.
Gi studiosi hanno analizzato i resti dell’antenato del lupo rinvenuti nel sito georgiano – già noto per le più antiche evidenze di ominidi fuori dal continente africano –mettendoli a confronto con quelli coevi provenienti dal Valdarno Superiore di Canis etruscus, conservati nel Museo di Geologia e Paleontologia del Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino, considerato fino a oggi il più antico progenitore del lupo.
«Confrontando i resti delle mandibole e dei crani georgiani con quelli fiorentini – spiega Bartolini Lucenti – abbiamo capito che ci trovavamo davanti a una specie più evoluta rispetto a Canis etruscus, con tratti comuni a quelli del lupo attuale».
Fossili digitalizzati (e utilissimi)
Ulteriore elemento innovativo della ricerca è la possibilità di visualizzare sui propri dispositivi (smartphone o tablet) i reperti digitalizzati grazie a un’applicazione di realtà aumentata.
Visualizzazione da tablet o smartphone dei fossili digitali del primo lupo della storia
La nuova specie è stata denominata dal team – di cui fanno parte ricercatori del Museo Nazionale della Georgia, Istituto ICREA di Barcellona e Università Rovira i Virgili di Tarragona – Canis borjgali (dal nome del simbolo solare a sette raggi tipico della Georgia) e presenta tratti morfologici che la pongono dunque all’origine della specie eurasiatica pleistocenica Canis mosbachensis, che a sua volta è considerata l’antenato diretto del lupo.
L’eccezionale giacimento di Dmanisi
La scoperta del primo lupo della storia a Dmanisi aggiunge notorietà al sito georgiano passato alla storia per il rinvenimento, tra il 1991 e il 2005, dei resti di Homo georgicus datati a 1,8 milioni di anni fa e dunque precedenti a Homo erectus.
Il Cranio di Homo georgicus rinvenuto a Dmanisi e risalente a 1,8 milioni di anni fa. Rappresenta il più antico stadio di presenza umana nel Caucaso.
In apertura: la visualizzazione con la realtà aumentata mette a confronto il cranio di lupo attuale (in chiaro) e il fossile digitale di Canis borjgali (in scuro).