Con i Lettori Editoriale

Archeologia Viva n. 202 – luglio/agosto 2020

di Piero Pruneti

Fra le molte attività per cui gli italiani sono apprezzati nel mondo, al netto degli inevitabili difetti, ce n’è una particolarmente ricca d’iniziativa e di metodo, costante nel tempo e condotta con eccezionale entusiasmo. Parlo delle missioni archeologiche che lavorano all’estero, autofinanziandosi quasi per intero e mettendo in campo tante giovani energie. Svolgono un lavoro di cui non si sente parlare quasi mai, ma che è prezioso, per l’arricchimento che tutti ne ricaviamo in termini di conoscenza generale – nel tempo e nello spazio – sulla nostra specie e per il contributo di autostima e di valorizzazione delle proprie identità che arriva alle popolazioni locali. L’elenco è lunghissimo, essendo coinvolte decine di Paesi in ogni continente, e alimenta le presentazioni che di queste realtà operative proponiamo periodicamente sulla rivista e, ogni anno, a “tourismA” in un atteso momento congressuale.

In questo numero diamo spazio alla Missione archeologica italiana in Pakistan, attiva da sessant’anni in quella nicchia di antichissima civiltà nel cuore dell’Asia che è la valle dello Swat. L’articolo, scritto a quattro mani dall’inviato di Archeologia Viva insieme al direttore stesso della missione Luca M. Olivieri, rende l’idea della complessità del lavoro svolto, particolarmente prezioso, fra l’altro, nel mettere a fuoco le caratteristiche di un fenomeno artistico e culturale sviluppatosi per diversi secoli come risultato dell’incontro fra civiltà ellenistica e buddhismo, frutto cioè di un fertile sincretismo fra Oriente e Occidente. Testimonianza della ricchezza che si produce quando le diversità si riconoscono e convivono.

Piero Pruneti
direttore di “Archeologia Viva”

Primum vivere deinde philosophari… Il Covid-19 ha colpito, oltre a decine di migliaia di vite (solo in Italia), le nostre modalità di stare insieme. È stato quindi inevitabile, considerato l’elevato indice di partecipazione di quanti ci seguono, rimandare a tempi più sicuri tutte le manifestazioni organizzate dalla rivista.