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Civis Civitas Civilitas Roma antica modello di città

30 giugno 2020


Nuove opere nuove date

Con 30 nuove opere relative a ponti, acquedotti e mercati ha aperto la seconda parte della mostra CIVIS CIVITAS CIVILITAS. Roma antica modello di città, ospitata ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali e dedicata alla rappresentazione dell’Urbe nel suo valore più pieno di espressione della civiltà romana.
Inaugurata il 21 dicembre 2019, la mostra è prorogata fino al 18 ottobre 2020.

Plastico del Capitolium di Pompei

L’esposizione, allestita nella Grande Aula e sui matronei del Museo, è stata concepita come un evento dal carattere dinamico: dallo scorso dicembre sono esposti 58 plastici e 6 calchi di ritratti di famosi personaggi del mondo romano, vòlti a illustrare gli spazi pubblici, fori, templi, curie, edifici termali e di spettacolo, archi e porte urbiche, sepolcri e monumenta; da ora in poi sarà possibile ammirare un nuovo significativo nucleo di modelli.

Parole d’ordine: efficienza e ingegno

Con queste nuove opere l’immagine della Civitas si completa con le infrastrutture legate alla mobilità (ponti), all’acqua (acquedotti e sistemi di accumulo e distribuzione), al commercio (mercati).

Modellino dello spettacolare Foro di Pompei 

L’infrastrutturazione del territorio costituisce il tessuto connettivo che permette alle città di alimentarsi di cibo e acqua, di scambiare merci, di mantenere stretto contatto con l’amministrazione centrale.
Ponti e acquedotti romani spesso rimasti in uso o recuperati in età post-antica, sono un vero landmark della penetrazione della cultura romana e compaiono in territori anche molto lontani e periferici rispetto alle vie di comunicazione più note.

Modellino del Pont du Gard, il celebre acquedotto che riforniva di acqua la città di Nemausus (Nîmes)

Vita e commerci

I mercati nella città romana sono una vera e propria infrastruttura economica: ampi spazi con tabernae distribuite lungo il perimetro e zone coperte con fontane e vasche per la pulizia delle merci; i plastici dei mercati di Leptis Magna e di Timgad rappresentano questa tipologia.
In questa sala una voce narrante recita un testo di Plauto e vivaci rilievi con raffigurazione di botteghe di macelleria, frutteria e vineria. illustrano la vita quotidiana nei luoghi del commercio.

Plastico del santuario di Baalbek (Libano)

La città prima di tutto…

Il progetto espositivo documenta il carattere prettamente urbano della cultura classica. La condivisione degli spazi, degli edifici e delle leggi costituisce la civitas, il fulcro della civiltà romana. La mostra è quindi un viaggio negli spazi e negli edifici delle città dell’Impero, rappresentati nei plastici in gesso del Museo della Civiltà Romana, in gran parte realizzati da Italo Gismondi per la Mostra Augustea della Romanità del 1937.

Plastico del Foro di Augusto ( realizzato negli anni Trenta da Italo Sigismondi )

I modelli raffigurano in parte lo stato di fatto dei monumenti negli anni Trenta del Novecento, in parte le loro ricostruzioni: all’intrinseco valore scientifico aggiungono pertanto anche il valore di documentazione di monumenti trasformati o scomparsi, soprattutto nei territori teatro di eventi bellici.

Tra utilità e pura estetica 

Sette i macro-temi in cui si articola l’esposizione: gli spazi pubblici (indicati da fori, curie, capitolia e templi); l’acqua nel decoro della città (fontane, ninfei e terme); lo spettacolo (teatri e anfiteatri); il trionfo, l’onore e il passaggio (archi trionfali e onorari, porte urbiche); il commercio (mercati); la memoria individuale, familiare e dello Stato (sepolcri e monumenti); le infrastrutture (ponti, acquedotti, cisterne, castelli di distribuzione dell’acqua).

L’Arco-di-Besançon altresì detto La Porta Nera (Francia) 

Riproduzioni fedelissime e nei minimi dettagli

Spiccano, per le proporzioni e l’accuratezza della resa, i plastici del Foro di Augusto, del Foro di Pompei con gli edifici annessi, della scena del teatro di Sabratha in Libia, delle Terme di Treviri in Germania e della Porta detta di Sant’Andrea ad Autun, in Francia. Le tipologie monumentali individuate sono pertanto significative del concetto d’identità romana espresso con immediatezza e forza dall’architettura che costituiva il “segno” nel paesaggio dell’espansione di Roma.

La Porta detta di Sant’Andrea, ad Autun, in Francia 

Tra i narratori anche il grande Seneca

La narrazione del percorso è scandita da testi antichi pertinenti ai singoli temi e pronunciati dalle voci narranti degli stessi autori o dei loro destinatari, rappresentati da calchi di statue o ritratti del Museo della Civiltà Romana: fra questi risulta particolarmente vivace l’ambientazione delle terme descritta da Seneca nella lettera a un amico.

Modellino delle Terme di Bath costruite dall’imperatore Vespasiano nel 75 d.C.  in Gran Bretagna 

L’esposizione promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali è curata da Claudio Parisi Presicce e da Claudia Cecamore, con la collaborazione del personale del Museo dei Fori Imperiali e del Museo della Civiltà Romana. Organizzazione Zètema Progetto Cultura.

L’ingresso è con prenotazione obbligatoria e pre-acquisto del biglietto sul sito www.museiincomuneroma.it
Info. Tel. 06.0608


In apertura il modellino del Mercato di Sertius a Timgad in Algeria. Per la ricchezza delle sue vestigia romane, la città fu ribattezzata nell’800 la “Pompei africana”