Sulle coste dell’Etruria torna in luce Castrum Novum Dentro lo scavo

Archeologia Viva n. 203 – settembre/ottobre 2020
pp. 58-69

di Flavio Enei

Sul litorale di Santa Marinella sono riprese le ricerche nel sito della colonia voluta da Roma nel territorio di Caere: le nuove indagini stanno riscoprendo la città nata come formidabile presidio per il controllo delle terre appena conquistate nell’Etruria meridionale

Ormai da dieci anni è iniziata una nuova fase di ricerche sul sito di Castrum Novum, un’importante colonia maritima romana dedotta nella prima metà del III sec. a.C. sul litorale tirrenico a nord di Roma, a controllo di un punto di approdo e della costa di antica pertinenza dell’etrusca Caere/Cerveteri. Le nuove indagini mirano alla riscoperta della città romana, nell’attuale territorio di Santa Marinella (Rm) al km 64 della via Aurelia.

I resti dell’abitato, in parte salvati, grazie all’intervento della Soprintendenza, dalle estese speculazioni edilizie nel litorale romano durante gli scorsi anni Settanta, meritano di essere riscoperti per restituire agli abitanti e agli ospiti della cittadina laziale una lontana e quasi dimenticata memoria.

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