S’Urachi. C’era una volta una nuraghe dove… Archeologia nuragica

Archeologia Viva n. 204 – novembre/dicembre 2020
pp. 60-73

di Alfonso StiglitzPeter van Dommelen

… dove per secoli gli antichi sardi convissero con i nuovi arrivati fenici: un grandioso complesso nuragico insolitamente costruito in basso nella pianura alluvionale non lontano dal golfo di Oristano le cui vicende insediative e architettoniche segnano oltre mille anni di storia della Sardegna

Siamo alle porte di San Vero Milis, duemilacinquecento abitanti, pochi chilometri a nord di Oristano, ai limiti settentrionali del Campidano* e alle propaggini del Montiferru, ‘il monte del ferro’, un antico vulcano spento (1050 m) che domina il paesaggio.

La mole di s’Urachi, ‘il nuraghe’, si eleva in località su Padru, ‘il prato’, ai margini dell’abitato, in uno spazio da sempre destinato a usi comunitari. L’ambiente naturale è disegnato dalle vicende idrologiche del Tirso, il più importante fiume dell’isola, che sfocia nel golfo più a sud. È un ambiente di pianura con zone umide, oggi bonificate, e modeste alture.

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