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Ercolano: si torna a scavare dopo 40 anni

29 gennaio 2021


Dopo quarant’anni si torna a scavare al Parco Archeologico di Ercolano. A metà di febbraio saranno avviati infatti i lavori sull’Antica Spiaggia, il lido della Ercolano romana, per consentirne la valorizzazione e il ricongiungimento alla visita della Villa dei Papiri.
La spiaggia era già stata parzialmente indagata a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, quando fu portato alla luce il fronte della città verso il mare. Ora le nuove indagini e le nuove tecnologie riserveranno senz’altro importanti sorprese.

L’eruzione seppellì anche la spiaggia

A causa dei fenomeni legati ai movimenti del terreno dovuti all’eruzione del 79 d.C., la spiaggia si trova oggi circa 4 metri al di sotto dell’attuale livello del mare, una condizione che fin da subito ha posto rilevanti problemi di regimentazione delle acque.
Al fine di risolvere tali problematiche, gli specialisti dell’Herculaneum Conservation Project, tra il 2007 e il 2010, hanno messo in luce la parte orientale della spiaggia evidenziando la presenza di numerose testimonianze  riferibili sia alle fasi più antiche di vita della città che alla situazione nel momento dell’eruzione.
In seguito, è stato predisposto per il Parco di Ercolano il progetto che presto vedrà l’avvio.

Si ripristina l’antico litorale

Le attività di scavo previste consentiranno di raggiungere il livello della spiaggia come si presentava al momento dell’eruzione anche nel lato ovest. L’intervento, dunque, costituirà una straordinaria occasione per acquisire preziose informazioni, sulle fasi di vita più antiche della città, sulla situazione al momento dell’eruzione e sulle dinamiche della distruzione nel 79 d.C. aggiungendo un ulteriore tassello alla conoscenza delle città romane affacciate sul Golfo di Napoli.

A piedi nudi… nella storia  

L’intervento prevede di valorizzare l’antico litorale, riportando materiale sabbioso appositamente studiato per drenare l’acqua piovana, ripristinando le quote antiche, e consentendo finalmente al pubblico di accedervi, di passeggiare quindi sul litorale antico con un percorso finora inedito.

Questa passeggiata potrà anche prolungarsi fino a raggiungere l’area dei cosiddetti “Nuovi Scavi” con la Villa dei Papiri, mettendo in connessione finalmente le due aree dell’antica Herculaneum da sempre separate dalla soprastante Via Mare.

Un sito complesso e ricchissimo

Commenta il direttore del Parco Francesco Sirano: «Riprendiamo la ricerca sul terreno con rinnovata consapevolezza della complessità del sito e, grazie a un approccio multidisciplinare, ci aspettiamo ulteriori e solidi approfondimenti.  Si tratta di un progetto che realizzerà interventi sistematici, coordinati e caratterizzati da un rigoroso approccio scientifico, di documentazione».

Il direttore del Parco di Ercolano Francesco Sirano 

«Lo studio andrà nella direzione di coniugare le indagini archeologiche, in stretta relazione con gli aspetti antropologici, geologici, paleobotanici, conservativi, creando una stabile connessione con il pubblico».
I lavori avranno una durata di circa due anni e mezzo e saranno seguiti da una équipe multidisciplinare formata da tecnici del Parco Archeologico di Ercolano, del Ministero dei Beni Culturali e dell’Herculaneum Conservation Project, che si avvarranno delle più aggiornate tecniche di indagine e documentazione.