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Dalla Villa di Gaio Ottavio alla casa di Augusto sul Palatino

Archeologia Viva n. 162 – novembre/dicembre 2013
pp. 62-68

di Tiziana Ceccarini, Anna Germano e Roberta Petrilli

La famiglia di Augusto possedeva una casa a Velletri sui Colli Albani dove il giovane Ottaviano trascorse parte della giovinezza

Il confronto fra alcune lastre architettoniche di Velletri con altre del Palatino porterebbe a identificare l’antica residenza degli Ottavi nella villa rustica scoperta un secolo fa in località Madonna degli Angeli, nota come “villa di San Cesareo”

L’origine veliterna della gens Octavia, la casata di Augusto, è attestata a Velletri da alcune iscrizioni e da fonti latine.

Un’antica tradizione locale voleva che lo stesso Gaio Ottavio, poi Augusto, fosse nato a Velitrae, l’odierna Velletri.

Presso l’antica città dei Colli Albani, in località Madonna degli Angeli, un sito archeologico noto con il toponimo di San Cesareo, conserva i resti di una villa rustica detta appunto “di Augusto”.

Tale interpretazione è suggerita dallo storico Svetonio nella sua Vita dei Cesari, dove parla di una residenza della famiglia degli Ottavi: «Gentem Octaviam Velitris precipuam olim multa declarant», ovvero ‘che la gens Octavia fosse un tempo tra le principali di Velletri’ (trad. E. Noseda). Qui il giovane Gaio Ottavio avrebbe trascorso parte della giovinezza presso i nonni paterni, sottraendosi così alla guerra civile tra Cesare e Pompeo che dal 49 a.C. imperversava a Roma.

Il sito di San Cesareo è stato stravolto dagli interventi edilizi, nonostante il grande interesse sviluppatosi a suo tempo intorno alle emergenze archeologiche; inoltre, i materiali lì rinvenuti non sono stati mai messi in relazione con le strutture emerse dagli scavi.

Tant’è che nel Catalogo redatto da Oreste Nardini, fondatore del Museo Civico Archeologico di Velletri agli inizi del Novecento, risulta schedato un unico reperto proveniente da San Cesareo: una testa di Afrodite in marmo (II sec. d.C.) tuttora esposta. […]