Missione Adulis Scavi italiani

Missione Adulis

Archeologia Viva n. 161 – settembre/ottobre 2013
pp. 68-77

a cura di Alfredo e Angelo Castiglioni

Proseguono nel sito dell’antica città commerciale del mar Rosso le ricerche della missione italiana

La missione è ora impegnata in tre diversi settori di scavo per restituire la memoria storica alla più importante area archeologica della costa eritrea

La recente terza missione archeologica italiana ad Adulis (Eritrea) ha consentito di proseguire gli scavi in tre diversi settori, fra cui il Settore 2, dove si trova l’Ara del Sole, una struttura monumentale così chiamata dall’archeologo italiano Roberto Paribeni (1876-1956), che qui operò agli inizi dello scorso secolo.

I nuovi scavi hanno riportato alla luce l’imponente struttura sulla quale si elevava una chiesa paleocristiana, in parte scavata nel corso delle precedenti missioni (vedi: AV n. 149).

Prima degli interventi del Ce.R.D.O., iniziati nel 2011, questa costruzione giaceva sotto tonnellate di limo e sabbia. Vederla ora riemergere in una landa sabbiosa punteggiata da radi cespugli, pascolo di capre e dromedari, stupisce chi ci ha lavorato e, tanto più, i primi turisti in visita.

Questa zona costiera è ancora frequentata da animali selvatici come gli struzzi, qualche raro asino selvatico e le iene maculate. Piccoli villaggi (Foro, Zula, Afta) si trovano a una decina di chilometri dalla zona archeologica.

Ad Adulis, almeno fra II e VII sec. d.C., visse una comunità ricca e raffinata, che ha lasciato tracce di costruzioni su una superficie di circa trentaquattro ettari. Ora, il grandioso monumento rimesso in luce emerge come un faro di civiltà. […]