26 marzo 2021
Finalmente riaperto al pubblico
Si è conclusa la manutenzione straordinaria sull’antico teatro di Elea-Velia. Finalmente è accessibile il sito archeologico che, da un anno circa, rientra nelle competenze del Parco Archeologico di Paestum e Velia, struttura del Ministero della Cultura dotata di autonomia speciale.
Operazione “salvataggio”
L’intervento, per un importo di 158 mila euro, si era reso necessario a causa del degrado avanzato in cui versavano le integrazioni delle sedute dell’edificio teatrale già parzialmente ripristinate da un progetto di restauro di quasi vent’anni fa.
Piante infestanti e infiltrazioni d’acqua minacciavano la tenuta dei blocchi originali che furono smontati negli anni Ottanta del secolo scorso per realizzare degli scavi stratigrafici nell’area e per essere poi rimontati durante il restauro promosso dalla Soprintendenza Archeologica di Salerno nel 2003.
Bello e sicuro
Grazie alla scelta di utilizzare un materiale diverso per le integrazioni moderne che ricalcano la sottostruttura in terra sulla quale poggiavano i blocchi delle sedute, ora la cavea del teatro è accessibile al pubblico, cosa che il precedente intervento aveva escluso per motivi di sicurezza. Al tempo stesso, i lavori recenti hanno conservato le caratteristiche di reversibilità e riconoscibilità dell’intervento del 2003, seguendone le scelte anche nel colore delle parti integrate.
In uso per 700 anni
Il teatro di Velia nasce intorno al 400 a.C. sul versante sud-orientale dell’acropoli della città magno-greca in un’area precedentemente occupata da un quartiere abitativo. La realizzazione del primo impianto s’inserisce in una complessa riorganizzazione degli spazi dell’acropoli con imponenti opere di terrazzamento funzionali, oltre che alla costruzione del teatro, anche alla monumentalizzazione del santuario alle sue spalle, sede del tempio più grande della città, forse dedicato al culto di Athena. Successivamente il teatro subisce una serie di ristrutturazioni e ampliamenti, raggiungendo il suo massimo splendore in epoca imperiale, quando a Velia, a differenza di altri centri magno-greci come per esempio la vicina Paestum, la lingua greca è ancora parlata. L’ultima fase di vita dell’edificio teatrale risale al III sec. d.C.
Per la conoscenza e la valorizzazione dell’area dell’antica acropoli, il Parco ha varato un progetto di indagini stratigrafiche sull’altura dominata dal castello medievale e alle sue pendici.