Venetkens: viaggio nella terra dei Veneti antichi L'Italia a Nordest

Venetkens: viaggio nella terra dei Veneti antichi

Archeologia Viva n. 161 – settembre/ottobre 2013
pp. 28-40

di L. Capuis, A.M. Chieco Bianchi, M. Gamba, G. Gambacurta, A. Marinetti, A. Ruta, G. Sassatelli, V. Tiné e F. Veronese

Per tutto il I millennio a.C. svilupparono e difesero la loro civiltà in un territorio più ampio del Veneto attuale lasciandoci straordinarie testimonianze di un modo di vita fra più avanzati dell’epoca nel continente europeo

Ora una grande mostra ne ripercorre la vicenda storica fino a un processo di romanizzazione che qui creò meno problemi che altrove

Raccontare la civiltà dei Veneti antichi dalla vita quotidiana all’arte, dall’organizzazione sociale e politica alle manifestazioni dello spirito è una sfida impegnativa.

I rinvenimenti archeologici, iniziati nel 1876 a Este (Pd) e da allora ininterrotti, sono numerosissimi e i recenti metodi d’indagine hanno incrementato le conoscenze ma anche le problematiche.

Per presentare tutto questo era necessario individuare un filo conduttore, una chiave di lettura unitaria, come un viaggio che attraversi il Veneto antico nello spazio e nel tempo: dal delta del Po all’alta valle del Piave, tra XII e I sec. a.C.

Nel Polesine della fine dell’età del Bronzo, nei secoli a cavallo del 1000 a.C., si trovavano alcuni tra i più importanti centri mercantili del Mediterraneo, collegati all’ambra dal Baltico, resina preziosa e magica, alla cui lavorazione si accompagna – in siti come Frattesina – una raffinata produzione metallurgica, dell’osso, del vetro e di materie esotiche come l’avorio e le uova di struzzo.

Abbandonando le terre bagnate dal Po, il percorso prosegue nella pianura, resa fertile dai molti fiumi, “mirabili vie d’acqua” cui i Veneti dedicano offerte prestigiose, spesso le loro armi.

I fiumi rendono questa distesa una ricca riserva per la caccia e la pesca, ma anche luogo privilegiato per la coltivazione dei cereali. Seguendone il corso ci si avvia verso le città: Este e Padova, le due capitali venetiche, ma anche Vicenza, Treviso, Altino, Oderzo, Concordia.

Le fonti letterarie ricordano un territorio policentrico, punteggiato dalle “cinquanta città dei Veneti” nei pressi delle quali s’incontrano i resti delle attività metallurgiche e delle manifatture ceramiche, spesso tenute ai margini degli insediamenti come nelle odierne zone industriali. […]