Cirene: un secolo di scavi Civiltà nel Mediterraneo

Cirene: un secolo di scavi

Archeologia Viva n. 161 – settembre/ottobre 2013
pp. 12-27

di Mario Luni con schede di M. Asolati, L. Cariddi, M. Gasparini, V. Giovannini, C. Longarini, O. Mei, M. Montanari e F. Venturini

Le ricerche italiane nel sito dell’antica capitale della Cirenaica proseguono dagli inizi del Novecento

Ora l’Università di Urbino festeggia la ricorrenza presentando gli entusiasmanti risultati delle indagini condotte dalla propria missione

Il ritrovamento nel 1913 della “Venere di Cirene” – la magnifica scultura acefala rappresentante Afrodite, copia romana di un originale ellenistico forse della scuola di Prassitele, restituita dall’Italia nel 2008 – e l’apertura di un Ufficio Scavi costituirono l’inizio della riscoperta dell’antica colonia greca sulla costa libica, fondata nel 631 a.C. da genti di Thera (Santorini) e abbandonata in età tardoantica.

Nei trent’anni che seguirono (fino al 1942) vennero messi in luce e in parte restaurati i vasti santuari di Apollo, di Zeus e il quartiere dell’Agorá, ossia le aree pubbliche più monumentali, che costituiscono oggi il nucleo del parco archeologico.

Nel 1957 invece prese avvio l’attività della Missione dell’Università di Urbino, a opera di Sandro Stucchi, col sostegno della Scuola Archeologica Italiana di Atene e del Ministero degli Esteri.

Per trentacinque anni Stucchi effettuò scavi e restauri sempre nel quartiere dell’Agorá, nel santuario di Apollo, in quello di Zeus e nel territorio della città, seguito poi in questa vasta opera dell’Ateneo urbinate da Lidiano Bacchielli dal 1991 e dallo scrivente dal 1996.

Un’ampia bibliografia (edita da L’Erma) documenta questo fervido periodo, fino all’ultimo resoconto pubblicato in Libya Antiqua (vol. V, Serra Editore 2010). […]