Antica Corasmia. Sulle orme di Zarathustra Scoperte in Asia centrale

Archeologia Viva n. 207 – maggio/giugno 2021
pp. 26-38

di Michele Minardi / ©KAE

Nella vasta piana bruciata dal sole dove scorre il maestoso Amudarja dal VI-V sec. a.C. si sviluppò una compagine statale
tra le più particolari dell’intera Asia centrale

Le recenti scoperte della Missione archeologica karakalpako-australiana nella regione storica della Corasmia hanno portato alla luce le più antiche rappresentazioni pittoriche di divinità avestiche oltre a preziose testimonianze sul rituale funerario zoroastriano

La Corasmia, antica regione dell’Asia centrale di cultura iranica orientale, si trova ai limiti di questa stessa area, isolata dai deserti che la circondano (il Kizil-kum e il Kara-kum), a sud del Lago d’Aral presso il corso inferiore dell’Amudarja/Oxus. Essa corrisponde oggi al distretto di Khorezm e alla Repubblica autonoma del Karakalpakstan, in Uzbekistan, e al distretto di Dashoguz in Turkmenistan. Prima menzione della Corasmia si ha nell’Avesta*, libro sacro dello Zoroastrismo.

La Corasmia si trova poi menzionata nelle liste di territori che i sovrani achemenidi di Persia dichiaravano in loro controllo e l’impatto della dominazione achemenide, sebbene resti da precisare, è indiscutibile e archeologicamente documentato.

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