Archeologia Viva n. 207 – maggio/giugno 2021
pp. 12-25
di Paolo Giulierini, Valeria Sampaolo e Laura Forte
Letteratura cinema fumetti videogames ripropongono da sempre (e forse per sempre) lo spettacolo tutto romano dei giochi gladiatori
La mostra in corso al Museo di Napoli cerca di orientarci nel gran mare delle falsificazioni esagerazioni e inevitabili fake news guardando in faccia realtà e mito di un’arte popolarissima ma soprattutto gli uomini che ne furono protagonisti
Prima di tutto la dimensione umana. La mostra in corso al Museo archeologico nazionale di Napoli sui gladiatori non nasconde gli elementi più duri della loro professione, quelli da sempre sottolineati nella letteratura e nel cinema, ma li inserisce in una cornice più ampia, mettendo in evidenza gli uomini sotto quegli elmi e il contesto in cui vissero.
Da un certo punto di vista, è l’esposizione più sofferta e simbolica realizzata dal MANN: come gli antichi gladiatori sullo scorcio di un combattimento, oggi ci sentiamo tutti un po’ feriti e sofferenti, un po’ vincitori e superstiti.