Archeologia Viva n. 208 – luglio/agosto 2021
pp. 82-83
di Giuliano Volpe
La Costituzione italiana garantisce la libertà della ricerca ma secondo le norme ministeriali questo principio non sembra valere per l’archeologia
“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento (con esclusione dell’archeologia)”. Il mio primo intervento in questo nuovo spazio della rivista si apre con la richiesta di una modifica costituzionale: questa appena riportata dovrebbe essere la formulazione dell’art. 33 della Costituzione, visto che in Italia la ricerca è sì libera, ma non quella archeologica. Forse andrebbe modificato anche l’art. 9, che assegna alla Repubblica (non allo Stato né a un singolo Ministero) il dovere di promuovere «lo sviluppo della cultura e la ricerca».