Splendida Acropoli, fra bellezza e coraggio Alle origini dell'Europa

Archeologia Viva n. 208 – luglio/agosto 2021
pp. 4-13

di Louis Godart

Simbolo di libertà e democrazia per tutto il mondo occidentale: la Grecia celebra il duecentesimo anniversario dell’inizio della lotta per l’indipendenza dal dominio ottomano con una nuova spettacolare illuminazione del più straordinario complesso monumentale dell’arte classica

Nel 1460, sette anni dopo la traumatica caduta di Costantinopoli (29 maggio 1453) e, insieme alla capitale, del millenario Impero romano d’Oriente, il sultano Mehmet II espugnava la città fortificata di Mistra, nel sud del Peloponneso (Morea all’epoca) poco lontano dal sito dell’antica Sparta, e tutta la Grecia soccombeva sotto il giogo turco. Iniziò così un dominio che sarebbe durato poco meno di quattro secoli, fino al marzo del 1821: duecento anni fa la patria di Socrate, Platone e Aristotele si sollevava.

Per festeggiare il bicentenario dell’inizio della guerra di liberazione, il Governo greco e in particolare la signora Lina Mendoni, ministra della Cultura, hanno fatto allestire una nuova scenografica illuminazione dell’Acropoli, il luogo simbolo del nostro modo di concepire libertà e democrazia, l’unico luogo al mondo dove convivono – ha ricordato la ministra – «bellezza, spirito e coraggio».

Continua a leggere sulla rivista