Montfort e i Cavalieri Teutonici Medioevo crociato

Montfort e i Cavalieri Teutonici

Archeologia Viva n. 158 – marzo/aprile 2013
pp. 48-56

di Fabrizio Benente e Adrian J. Boas

Nella Galilea occidentale le imponenti rovine del Castello di Montfort attestano la grandiosità di quella che per mezzo secolo fu la principale roccaforte dell’Ordine Teutonico per il mantenimento della Terrasanta in mano crociata

Ora il sito è di nuovo sotto l’attenzione degli archeologi nell’ambito degli studi sull’Oriente latino

Nel terzo decennio del XIII secolo l’Ordine dei Cavalieri Teutonici di Santa Maria in Gerusalemme (vedi scheda) ottenne terre nella Galilea occidentale e iniziò la costruzione del suo più importante castello nell’Oriente latino: Montfort (Starkenberg, in tedesco).

Il castello si trova su uno stretto sperone di montagna, centottanta metri sopra Nahal Kziv (Wadi al-Qurain/al-Qarn). Si tratta di uno dei castelli franchi di maggiori dimensioni e meglio conservati in territorio israeliano, oltre a essere uno tra i migliori esempi di architettura militare medievale nel Vicino Oriente.

Per mezzo secolo (dal 1220 al 1271) fu la principale roccaforte dell’Ordine, assorbendo anche alcune delle molteplici funzioni amministrative del quartiere generale dei Teutonici a San Giovanni d’Acri. Montfort era la residenza ufficiale del Gran Maestro in Terrasanta, conservava gli archivi dell’Ordine e, probabilmente, ne custodiva il tesoro.

Dopo l’avvento della dinastia mamelucca in Egitto (1266), Montfort fu messo sotto assedio dagli emiri Badr al-Dın al Aydamurı e Badr al-Dın Baysarı. Il tentativo non dette risultati concreti, ma nell’estate del 1271 il castello fu nuovamente attaccato.

Questa volta fu il sultano Baybars a guidare direttamente le operazioni e Montfort fu occupato, la guarnigione fu condotta sotto scorta verso Acri e il castello parzialmente demolito.

Nei successivi sette secoli, grazie alla posizione isolata, Montfort, diversamente da quanto accaduto ad altri castelli crociati, non è mai stato rioccupato, non è diventato il nucleo di un nuovo villaggio e le sue rovine non sono state neppure utilizzate dalla popolazione locale per recuperare materiale da costruzione.

Il militare inglese Horatio Herbert Kitchener visitò Montfort nel 1877 per conto della British Survey of Western Palestine e pubblicò una descrizione dettagliata delle rovine, mentre le prime indagini di scavo sono state condotte nel 1926 da una spedizione organizzata da Bashford Dean del Metropolitan Museum of Art di New York.

Gli scavi americani non colsero il loro scopo dichiarato, ossia quello di trovare una corazza del XIII secolo per la raccolta del Museo, ma i risultati furono comunque notevoli, con gran parte del castello riportata in luce.

Dal 2006 opera a Montfort un team di ricercatori del Zinman Institute of Archaeology dell’Università di Haifa, impegnati nel Montfort Castle Project (MCP), pensato come indagine a lungo termine e strumento per la conservazione e valorizzazione del sito. […]