Costantino 313 d.C. Mediolanum, l’Impero, la Croce Milano capitale

Costantino 313 d.C. Mediolanum, l’Impero, la Croce

Archeologia Viva n. 157 – gennaio/febbraio 2013
pp. 62-71

di Gemma Sena Chiesa, Arnaldo Marcone, Maria Pia Rossignani e Furio Sacchi

Il cosiddetto Editto di Milano emanato da Costantino e Licinio proclamò il concetto della tolleranza religiosa come non si sarebbe più verificato fino all’età contemporanea

In occasione della bella mostra in corso a Milano ecco ricostruita la reale portata di quell’evento con in primo piano tutti i protagonisti dell’epoca e sullo sfondo delle turbinose vicende che caratterizzarono gli ultimi secoli dell’impero romano…

Il racconto storico – ma anche i segni dell’arte, della società e del vivere quotidiano – ci consente di riflettere su una data, il 313, che ha il significato di una prodigiosa svolta tra mondo antico e postantico; su una città sede imperiale, Mediolanum; su un simbolo, il Cristogramma (Chrismon), che evoca il nome di Cristo vincitore della morte; su due personaggi imperiali di straordinaria grandezza, Costantino ed Elena.

Nello stesso tempo sono in gioco due mutamenti epocali: la diffusione del cristianesimo nell’Impero romano e l’alba di una nuova Europa, ben testimoniata dai percorsi di Costantino (dall’Illirico alla Britannia, da Treviri a Milano e Roma) e da una unità culturale mai più ripropostasi.

Le celebrazioni costantiniane si sono susseguite, dalla prima mostra di Rimini del 2005 “La civiltà antica al bivio fra Oriente e Occidente” (vedi: Archeologia Viva n. 110), a quella di York (Eburacum) dove Costantino fu per la prima volta proclamato imperatore, “York’s Roman emperor“, a “Imperator Caesar Flavius Constantinus” del 2007 a Treviri (antica Augusta Treverorum), la sua capitale all’interno del continente.

Ed ecco a Palazzo Reale di Milano la mostra attuale, “Costantino 313 d.C.“, capace di farci riflettere sul personaggio e su un periodo, quello del suo lungo regno all’inizio dell’età tardoantica, di radicale trasformazione, caratterizzato da quella stupefacente svolta religiosa che portò al primo inserirsi di un cristianesimo libero nella complessa vita dell’Impero.

E poi Milano, una città al centro di grandi vie di comunicazione, ma anche una delle nuove capitali dell’Europa romana dove avevano sede le strutture di corte e spesso soggiornavano gli Augusti.

Milano dove, nella seconda metà del IV secolo, Ambrogio eserciterà il proprio magistero e dove il cristianesimo imperiale elaborerà un proprio sontuoso linguaggio figurativo. In età costantiniana cogliamo la nascita della modernità occidentale.
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