Roma caput mundi. Città greca? Oppure etrusca o troiana? Una grande mostra

Roma caput mundi. Città greca? Oppure etrusca o troiana?

Archeologia Viva n. 157 – gennaio/febbraio 2013
pp. 28-39

di Emanuele Greco, con schede di Andrea Giardina, Paola S. Salvatori e John Thornton

Roma fu sempre ed essenzialmente una città latina ma l’apporto culturale dell’Ellade fu enorme e crescente fino a quando i Romani invasero la Grecia e ne furono a loro volta “conquistati”

Intanto sulle rive del Tevere si costituì un formidabile sistema di potere che per molti secoli assicurò all’Urbe il dominio sul continente europeo e tutto il Mediterraneo

È bene ribadire che Roma fu sempre una città latina. E il latino, sin dai primordi della scrittura, fu la lingua dei documenti ufficiali (si vedano l’iscrizione sotto il Niger lapis nel Foro romano o il testo delle XII tavole, le leggi della prima Repubblica romana).

Certo, a Roma si parlava e si scriveva anche in etrusco e in greco e vi abitavano o sostavano individui appartenenti a genti italiche le più diverse, ma questo prova una vocazione cosmopolita della città, da considerare “città aperta”, quasi vorace nell’adottare le pratiche altrui, purché passate al vaglio di una scelta di merito, spesso adattate severamente alle esigenze di una società che non si smarriva.

Come sappiamo, anche grazie ai recenti scavi alle pendici del Palatino, un organismo urbano consolidato già esisteva nell’VIII sec. a.C., ma il dibattito sulle origini non può evitare il tema del rapporto della Roma primitiva con i Greci.

Si comincia con alcuni, quasi inquietanti versi della Teogonia di Esiodo, il poeta della Beozia vissuto tra fine VIII e inizi VII a.C., nei quali si afferma che da Ulisse e Circe erano nati Agrio e Latino.

Di sicuro questi versi devono risalire a un orizzonte cronologico molto antico, che mette in rapporto un eroe girovago greco, la cui fama è già assicurata, con il Lazio arcaico dei cui primi sovrani sarebbe il progenitore. […]