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Fiumicino: ecco il Museo delle Navi

11 ottobre 2021


Una bella novità

Da oggi all’interno del Parco Archeologico di Ostia Antica è possibile visitare il Museo delle Navi di Fiumicino.
All’interno i cinque relitti principali formano un insieme eccezionale: tre imbarcazioni fluviali per il trasporto delle merci lungo il Tevere tra Portus e Roma, una nave da trasporto marittimo e una delle rare barche da pesca conosciute di età romana il cui uso è certo, dotata di un acquario centrale per conservare vivo il pescato.

Un museo in situ

Il Museo occupa una posizione particolare nel panorama dei musei europei di navi antiche. È stato infatti realizzato nel luogo stesso in cui le navi sono state ritrovate, all’interno dell’antico bacino portuale di Claudio e Traiano, il Portus Ostiensis Augusti, il più grande porto dell’impero romano.
Furono i lavori per la costruzione dell’aeroporto “Leonardo da Vinci” e della connessa viabilità che portarono, a partire dal 1957, alla scoperta degli imponenti resti della parte nord del porto imperiale, visibili vicino al museo, tra cui il molo monumentale settentrionale e la cosiddetta “Capitaneria”, dove si conserva una volta dipinta con l’unico affresco in cui è rappresentato il faro di Portus.

Un porto sotto l’aeroporto

Il moderno hub aeroportuale del Paese poggia dunque sull’antico hub dell’impero romano, confermando la continuità della vocazione all’apertura al mondo di questo territorio. Nel corso delle ricerche vennero scoperti i resti di otto imbarcazioni. La prima (Fiumicino 2), una nave fluvio-marittima (navis caudicaria) per il trasporto sul Tevere e nei canali dei bacini portuali, fu rinvenuta nel 1958, mentre tra il 1959 e il 1961 si portarono alla luce altre due navi caudicarie, le Fiumicino 1 e Fiumicino 3, la barca da pesca Fiumicino 5 (navis vivara), e due parti di fiancata che appartenevano ad altre navi (Fiumicino 6 e Fiumicino 7).

L’ultimo scafo recuperato, quello della Fiumicino 4, apparteneva a un piccolo veliero destinato probabilmente al commercio regionale lungo costa. Un ulteriore relitto (Fiumicino 8) non venne scavato a causa del pessimo stato di conservazione.

Riesumate dal cimitero

I relitti giacevano a ridosso del molo settentrionale del porto di Claudio, un’area marginale del bacino in cui venne a crearsi un vero e proprio “cimitero” nel quale le imbarcazioni troppo vecchie o malridotte per prestare ancora servizio venivano di fatto abbandonate. Una volta scavate e a contatto con l’aria, le imbarcazioni subirono un rapido e forte degrado, per cui furono costruite delle strutture di legno per sorreggerne le fiancate e recuperare ogni relitto nella sua interezza. Operazione difficile questa, per la delicatezza dei reperti e la scarsa esperienza di cui si disponeva in quel tempo su questo tipo di materiali.

Il percorso espositivo

La struttura espositiva è volutamente semplice e ruota intorno ai cinque relitti completi recuperati durante gli scavi. La presenza di tre navi caudicarie, imbarcazioni fluvio-marittime destinate al trasporto lungo il Tevere, ha permesso infatti uno studio approfondito di questa tipologia di battelli, rivelandone il sistema seriale di costruzione, per cui alla prua e alla poppa veniva assemblato un corpo centrale di maggiore o minore dimensione, a seconda delle necessità. Le tre caudicarie di Fiumicino potevano trasportare rispettivamente70, 50 e 30 tonnellate.

Anche la cosiddetta “barca del pescatore”, naves vivara, è un reperto eccezionale nel suo genere e per stato di conservazione: l’acquario centrale per mantenere vivo il pescato era dotato di fori sul fondo per il ricambio dell’acqua, chiusi con tappi di pino.

Presto un nuovo restauro ma “dal vivo”

La lunga esposizione all’aria aperta, il successivo spostamento nell’hangar (poi museo), le innumerevoli sollecitazioni climatiche e meccaniche rendono necessario un ampio intervento di restauro che sarà effettuato in sito e concepito come un “work in progress”.  Le navi non saranno smontate dai supporti e grazie a una sorta di teca trasparente gli interventi di restauro potranno essere direttamente osservati dal pubblico.

Il Museo è aperto gratuitamente al pubblico da martedì a domenica dalle ore 10 alle 16. Per raggiungerlo sarà disponibile una linea autobus del Comune di Fiumicino, e un servizio di navetta grazie a un accordo con Aeroporti di Roma.


www.ostiantica.beniculturali.it