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Horti Lamiani: paradiso per tutti

18 ottobre 2021


Apre il Museo Ninfeo

La residenza privata degli imperatori, la vita dei principi di Roma, gli animali, le piante, i commerci, gli usi e i costumi della antica capitale: gli Horti Lamiani, luogo mitico della storia romana, rivivono finalmente nel Museo Ninfeo aperto al pubblico dal 6 novembre.

Realizzato congiuntamente da Soprintendenza Speciale di Roma ed Enpam, il nuovo Museo nasce proprio sul luogo del ritrovamento di un eccezionale contesto archeologico, venuto alla luce nell’area di Piazza Vittorio all’Esquilino, durante i lavori per la costruzione della sede dell’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri.

Luoghi mitici e lussuosi

Commenta la Soprintendente Speciale di Roma Daniela Porro: «Questo museo porta alla luce uno dei luoghi mitici dell’antica Roma, quegli Horti Lamiani che erano una delle residenze giardino più amate dagli imperatori».

«La qualità dei materiali restituiti dagli Horti Lamiani offre una visione unica della Roma classica, dalle architetture monumentali alle sontuose decorazioni, alle vie dei commerci, agli oggetti preziosi e a quelli di uso quotidiano, al cibo, ai giardini e agli animali che vivevano lì».

 

«Un museo che racconta, anche attraverso emozionanti ricostruzioni, un teatro privilegiato del mondo antico, con tutte le suggestioni che questo luogo può dare».

 Una Domus aurea ante litteram

Il museo presenta testimonianze e reperti fin dal periodo giulio-claudio, quando gli Horti Lamiani entrarono a far parte del demanio imperiale sotto Tiberio, e da Caligola trasformati in una sontuosa residenza privata a uso dell’imperatore. Una Domus Aurea ante-litteram, amata anche dai successivi imperatori Flavi, Antonini, fino ai Severi cui si debbono le ultime trasformazioni dei lussuosissimi ambienti.

Ogni epoca ha lasciato qui il suo segno e gli oltre un milione di reperti rivenuti negli scavi sono stati selezionati grazie all’accurato studio nel laboratorio segreto realizzato in collaborazione con ricercatori specializzati in varie discipline.

I 3000 oggetti esposti, affiancati da ricostruzioni e video, restituiscono attraverso 13 sezioni la suggestione della vita e i diversi aspetti della cultura antica.

Lungo le scale che conducono all’area archeologica una stele elettronica ricorda i nomi di tutti i medici caduti lottando contro il Covid-19.

 


Info e prenotazioni: www.museoninfeo.it