Gerione: l’Italia da Annibale al Regno di Napoli Dentro lo scavo

Gerione: l’Italia da Annibale al Regno di Napoli

Archeologia Viva n. 156 – novembre/dicembre 2012
pp. 66-75

di Lorenzo Quilici

In Molise le rovine del Castello di Gerione hanno conservato le testimonianze di un sito capace di raccontare una vicenda che inizia con Annibale e finisce con gli Angioini

Così gli scavi ormai decennali ci presentano il volto reale di un’Italia minore dove si riflettono i grandi eventi della storia

Dalle rovine del Castello di Gerione, a cielo terso, si vedono le Tremiti. Siamo nel territorio di Casacalenda, provincia di Campobasso, quasi ai confini con la Puglia. Una ventina di chilometri in linea d’aria dalla costa adriatica.

I resti del piccolo insediamento fortificato occupano la cima di una collina (616 metri di altitudine) che domina la valle del Cigno, ultimo affluente di destra del Biferno.

Il sito non si raggiunge facilmente e prima degli scavi la massa degli edifici crollati era occultata dalla macchia. La cittadella, a forma ovoidale allungata, presenta dimensioni modeste (metri 112×44), come i piccoli insediamenti medievali delle zone limitrofe.

L’attestazione più antica risale a un atto di donazione del 1172; successivamente Gerione è ricordato in documenti del 1181 e del 1254 della diocesi di Larino, dalla quale dipendeva.

Inoltre è attestato in un importante documento datato al 1239-1241, di età sveva, inserito nel più antico Catalogus Baronum: l’atto elenca nomi, feudi e servizio militare dei feudatari del Giustizierato di Capitanata, nel quale Tommaso de Stipite, barone di Gerione, era tenuto a un contributo di milizia, per la verità ridotto alla sola fornitura di tre quarti dell’equipaggiamento di un soldato. Un atto del 1450 ricorda Gerione tra i feudi «inabitati».

Il Comune di Casacalenda ha acquisito l’area nel 2003, nella prospettiva di crearvi un parco naturalistico-archeologico. Da quell’anno vi si conducono scavi, in collaborazione tra Regione Molise, Comunità Montana Cigno-Valle del Biferno, Comune di Casacalenda e il vicino Comune di Montorio.

Scopo delle ricerche è stato individuare le origini antiche e di riconoscere la forma dell’insediamento medievale. […]