Il “pescespada” di Cefalù e a Bismarck A proposito di...

Archeologia Viva n. 210 – novembre/dicembre 2021
pp. 68-71

di Gianfranco Purpura; scheda di Luca Lazzara

Ottant’anni fa in pieno secondo conflitto mondiale l’oceano Atlantico e il mare di Sicilia furono accomunati da una straordinaria vicenda ora ricostruita grazie a inedite testimonianze dirette

Il 24 maggio 2021 ha scandito l’ottantesimo anniversario dell’attacco alla corazzata tedesca Bismarck da parte di aerosiluranti inglesi Fairey Swordfish (“pescespada”) della portaerei Victorious, dotati di un unico micidiale siluro.

Colpita una prima volta, con una vittima, qualche ferito e danni non gravi, dopo essere stata intercettata nel buio della notte nell’Atlantico in burrasca grazie ai nuovi radar ASV montati sugli apparecchi, la corazzata nazista venne immobilizzata due giorni dopo da altri Swordfish, lanciati dalla portaerei HMS Ark Royal, e poi affondata (autoaffondata nella versione tedesca).

Si trattò della più importante battaglia di superficie combattuta in Atlantico durante l’ultimo conflitto mondiale, che determinò il tramonto delle grandi navi da guerra, ormai incapaci di opporsi validamente all’assalto dell’arma aerea.

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