Un ariete dal vello d’oro Fra mito e storia

Un ariete dal vello d’oro

Archeologia Viva n. 156 – novembre/dicembre 2012
pp. 38-48

di Giovanna Greco

Le fatiche di Giasone alla ricerca della pelle d’ariete tutta d’oro ma anche le fatiche di Ercole nell’estremo Occidente

si offrono come parafrasi delle vicende con cui i Greci colonizzarono il Mediterraneo impadronendosi di gran parte delle sue risorse

La leggenda, già nota a Omero ed Esiodo (VIII-VII sec. a.C.), ha ispirato Eschilo, Sofocle, i poeti tragici per giungere alla Medea di Euripide (V sec. a.C.) e alle Argonautiche di Apollonio Rodio (III sec. a.C.) che ne immortaleranno definitivamente il mito.

Il racconto affonda le radici in Tessaglia: Atamante, discendente di Eolo, re dei Minii di Orcomeno, della Beozia e, appunto, della Tessaglia, sposa in prime nozze una dea, Nefele, ‘nuvola’, da cui ha due figli, Frisso ed Elle; abbandonata dal marito che sposa in seconde nozze Ino, figlia di Cadmo fondatore di Tebe, secondo una delle tante tradizioni, Nefele per vendetta provoca una tremenda siccità; interrogato l’oracolo di Delfi, il responso del Dio obbliga di sacrificare i due figli del re; un sacrificio umano, affinché la terra possa essere liberata dalla infertilità.

A questo punto entrano in campo gli dei – Era o Ermes o Zeus, a seconda delle versioni – che donano a Nefele un ariete eccezionale: ha l’uso della parola, vola e ha un mantello tutto d’oro; così i due fratelli vengono salvati dall’ariete che li rapisce e li porta in volo in terre sconosciute; durante la traversata Elle precipita in un tratto di mare (lo stretto dei Dardanelli) che, da allora, prenderà il nome di Ellesponto; Frisso, a cavallo dell’ariete, raggiunge un lontano paese, governato dal re Aete, figlio del Sole, al di là dell’Ellesponto; Aete accoglie benevolmente il nuovo venuto e gli concede in sposa una delle sue figlie, Calchiope, ‘faccia di bronzo’; ed è così che Frisso succederà ad Aete nella gestione del regno.

Già da questo primo segmento della leggenda si coglie un modello ricorrente nella fenomenologia della migrazione greca tanto nel mar Nero quanto nel Mediterraneo occidentale; così avviene anche nella vicenda dell’eroe Enea, che, giunto dal mare sulle sponde del Tirreno, sposa la figlia del re Latino e assume il potere, o piuttosto in quelle di Diomede in Daunia e di Eolo a Lipari, solo per ricordare le più celebri leggende sottese alla nascita delle apoikiai (colonie) occidentali. […]