News

Il più antico gioiello decorato? Ha 42.000 anni…

26 novembre 2021


Un ciondolo d’avorio risalente a 41.500 anni fa e ritrovato all’interno di una grotta in Polonia è il più antico ornamento decorato finora emerso in Eurasia. La scoperta nasce da uno studio multidisciplinare di un gruppo di ricerca guidato da studiosi dell’Università di Bologna insieme ai colleghi dell’Istituto Max Planck per l’Evoluzione Umana (Germania), dell’Università di Wrocław (Polonia) e dall’Istituto di Sistematica ed Evoluzione degli Animali dell’Accademia Polacca delle Scienze.

Vista aerea della grotta di Stajnia – © Marcin Żarski

Assoluta rarità

Il gioiello è  decorato da 50 puntini che disegnano una curva circolare irregolare.
La sua scoperta retrodata di 2.000 anni lo sviluppo di questo tipo di decorazione da parte dei primi Homo sapiens arrivati in Europa.
Assieme alla datazione al radiocarbonio, il ciondolo è stato analizzato anche con metodologie digitali, a partire da scansioni micro-tomografiche dei reperti.
Spiega Sahra Talamo, coordinatrice dello studio e direttrice del laboratorio di radiocarbonio presso l’Università di Bologna: «Determinare l’età esatta di questo gioiello era fondamentale per la sua attribuzione culturale e siamo entusiasti del risultato raggiunto. Utilizzando i più recenti progressi del metodo del radiocarbonio è possibile ridurre al minimo la quantità di materiale da campionare e ottenere ugualmente date molto precise e con un intervallo di errore molto piccolo».

Gli studiosi che hanno guidato il progetto. Da sinistra: Sahra Talamo, Adam Nadachowski e Wioletta Nowaczewska – © Sahra Talamo

Avorio… passione antichissima

Fin dagli inizi della loro dispersione in Europa centrale e occidentale, circa 42.000 anni fa, i gruppi di Homo sapiens iniziarono ad usare l’avorio delle zanne dei mammut per la produzione di ciondoli e figurine, e a volte a decorarli con motivi geometrici. In particolare, oltre a linee, croci e hashtag, un nuovo tipo di decorazione – l’allineamento di puntini – compare in alcuni ornamenti ritrovati nella Francia sud-occidentale e in alcune figurine del Giura Svevo, in Germania. La maggior parte di questi ornamenti furono però scoperti durante scavi archeologici realizzati nei primi del ‘900 e quindi le loro attribuzioni cronologiche rimangono imprecise. Questa incertezza fa sì che la ricostruzione cronologica della comparsa e diffusione dell’arte mobiliare e degli ornamenti in Europa rimanga ancora oggi fortemente discussa e irrisolta.

Una grotta “di passaggio”  

Il ciondolo è stato rinvenuto nel 2010 nella grotta di Stajnia, in Polonia, durante le indagini archeologiche dirette da Mikołaj Urbanowski, insieme a ossa di animali e alcuni strumenti di pietra del Paleolitico superiore.
Le tracce rinvenute indicano che la grotta fu occupata sia dai Neandertaliani che dai Sapiens, ma solo per visite sporadiche. Probabilmente è proprio durante una di queste visite, forse una spedizione di caccia nel vicino altopiano di Cracovia-Częstochowa, che il ciondolo si ruppe e fu abbandonato nella grotta, per la gioia degli archeologi che oltre 40.000 anni più tardi lo hanno riportato alla luce.

Artigianato di precisione

Racconta Wioletta Nowaczewska dell’Università di Wrocław: «Questo gioiello mostra la straordinaria abilità manuale del gruppo di Homo sapiens che occupava il sito: lo spessore della placca è di circa 3,7 millimetri ed è sorprendente la precisione adottata nell’incidere i puntini e i due fori che hanno permesso di indossarlo».

A) Vista frontale e retro del gioiello; B) Rappresentazione schematica del gioiello (vista frontale) – © Antonino Vazzana – BONES Lab

Dunque la Polonia non era deserta

Il territorio della Polonia è spesso escluso dalle ipotesi relative alla prima espansione dell’Homo sapiens in Europa, suggerendo che questa regione sia rimasta deserta per diversi millenni dopo la scomparsa dei Neandertaliani. Una ricostruzione che ora potrebbe cambiare. Conferma Andrea Picin dell’Istituto Max Planck: «L’età del ciondolo dimostra che la migrazione dei Sapiens in Polonia è antica quanto quelle in Europa centrale e occidentale.  Questo importante risultato cambierà le nostre prospettive sull’adattabilità di questi primi gruppi di Sapiens».

Enigmatici 50 puntini 

Concludo lo studioso Adam Nadachowski: «Se questi segni indichino un calendario lunare o un conteggio delle prede cacciate è ancora da scoprire; tuttavia, è affascinante che decorazioni simili siano apparse in modo indipendentemente da una parte all’altra dell’Europa».


Foto apertura: Vista frontale del gioiello d’avorio decorato rinvenuto nella grotta di Stajnia, in Polonia – © Antonino Vazzana – BONES Lab