Archeologia Viva n. 211 – gennaio/febbraio 2022
pp. 40-51
diRoberto Dan e Vakhtang Licheli
Là dove Asia ed Europa si incontrano nella regione del Javakheti tra le vette del grande Caucaso Maggiore e Minore:
una cerniera che per millenni è stata via di transito e di scambi dando origine a evidenze archeologiche peculiari e a problematiche storiche di assoluto rilievo
Terra “incognita” di laghi e vulcani affascinante e difficile dove da alcuni anni procedono le ricerche congiunte di archeologi georgiani e italiani
La Georgia è terra ricca di storia, ancorata alle radici della tradizione culturale europea. Si ambientano qui le imprese degli Argonauti guidati da Giasone e aiutati da Medea per il recupero del Vello d’Oro… Dal 2017, una missione archeologica congiunta georgiana (Archaeological Association of Georgia, Università di Tbilisi) e italiana (ISMEO) conduce l’esplorazione sistematica del vasto altopiano del Javakheti, una delle due macro aree di cui si compone la regione del Samtskhe-Javakheti, nata dalla fusione di due storiche entità territoriali.
La missione, patrocinata e co-finanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha molteplici obiettivi, tra cui quello di realizzare la prima carta archeologica della zona, mentre un progetto laterale riguarda lo studio dell’ossidiana del monte Chikiani, nella Preistoria una delle principali fonti di approvvigionamento di vetro vulcanico per l’intera area.