Falerio Picenus. Hic incipit vita nova Romani nelle Marche

Archeologia Viva n. 211 – gennaio/febbraio 2022
pp. 20-28

di Enrico Giorgi, Federica GrilliPaolo Storchi

Sfruttata per secoli come “cava di antichità” per incrementare musei e collezioni private questa città romana sorta nelle terre dei Piceni – oggi nel territorio della provincia di Fermo – è al centro di un ambizioso progetto che mira a ricomporne la dimensione urbana e a fornire strumenti di comprensione accessibili a tutti
Qui inizia la sua nuova vita…

Sullo sfondo dell’incomparabile paesaggio a verdi colline delle Marche, la frazione Piane di Falerone si presenta come un modesto agglomerato di edifici a ridosso della strada Fermana Faleriense che, risalendo la valle del Tenna, collega la costa fermana ai monti Sibillini.

Tuttavia, in maniera inaspettata, i caseggiati moderni e la campagna circostante nascondono i resti della città romana di Falerio Picenus. Posto com’era a distanza ravvicinata da alcuni importanti centri piceni, come Belmonte Piceno, Grottazzolina, Montegiorgio e, poco più a valle, la stessa Fermo di origine villanoviana (vedi: AV n. 207), è possibile che il sito avesse avuto una fase di frequentazione in età protostorica, come indicherebbero alcuni rinvenimenti isolati.

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